Uno scudo penale che garantisca l'immunità anche per il reato di epidemia colposa al personale medico e amministrativo impegnato nell'emergenza Coronavirus. È questa l'ipotesi sul tavolo del Governo, riportata da tutti i maggiori organi di informazione, che avrebbe intenzione di approvare alcuni emendamenti al Decreto Cura Italia.

Due proposte in particolare vengono prese in considerazione in queste ore: l'emendamento presentato dal Pd a prima firma Andrea Marcucci e quello di Fratelli d'Italia. I due testi, se pur in maniera poco chiara, propongono appunto di introdurre uno scudo penale per il personale sanitario, allo scopo di difenderlo da più che probabili azioni legali dei cittadini.

Una ipotesi che fa infuriare Carlo Taormina, il noto avvocato che solo pochi giorni fa ha depositato una denuncia alla Procura di Roma proprio contro il presunto reato di epidemia colposa commesso da politici e medici.

Il Governo pensa ad uno scudo penale per difendere medici e personale amministrativo

Come appena accennato, il governo guidato da Giuseppe Conte avrebbe intenzione di fornire una copertura legale al personale medico e amministrativo impegnato in prima linea nel fronteggiare l'emergenza coronavirus. Il rischio per questi ultimi, come del resto già accaduto, è quello di diventare oggetto di esposti in Procura da parte dei familiari delle vittime. Le accuse vanno dai presunti ritardi nell'effettuazione dei tamponi a diagnosi errate e cure inadeguate.

Ma i magistrati al momento non si stanno muovendo, proprio perché in attesa dell'azione legislativa dell'esecutivo.

Secondo il quotidiano genovese Secolo XIX, la bozza dell'emendamento sullo scudo penale sarebbe già pronta e avrebbe persino un titolo: "Limitazioni alla responsabilità civile, penale e amministrativo-erariale delle strutture sanitarie e degli esercenti le professioni sanitarie".

Favorevoli e contrari allo scudo penale

Ma il dibattito politico è ancora in corso. In attesa della versione definitiva dell'emendamento che dovrebbe fornire uno scudo penale per il reato di epidemia colposa, anche il giurista Vladimiro Zagrebelsky si schiera dalla parte del personale medico impegnato in prima linea contro il coronavirus.

Contrario, invece, l'ex Presidente della Corte di Cassazione, Carlo Brusco, secondo il quale la proposta sarebbe "a rischio incostituzionalità".

Anche il Procuratore di Genova Francesco Pinto, pur premettendo che la sua Procura si atterrà scrupolosamente alla legge, afferma che "non si possono acclamare i medici come eroi, a emergenza in atto, e poi esporli a decine di azioni giudiziarie".

Carlo Taormina non ha dubbi: 'Prova che la mia denuncia è fondata'

Nel dibattito sulla liceità di una eventuale legge che fornisca uno scudo penale al personale sanitario contro il reato di epidemia colposa entra a gamba tesa anche Carlo Taormina.

"La prova che la mia denunzia è fondata? La richiesta criminale di introdurre lo scudo per il delitto di epidemia colposa! Ormai siamo alla barbarie", scrive l'avvocato su Twitter.

Proprio pochi giorni fa, infatti, l'ex legale di Anna Maria Franzoni (caso Cogne) aveva presentato una denuncia alla Procura di Roma contro "governanti e medici", proprio per il presunto reato di epidemia colposa. A suo dire, infatti, si sarebbero verificati imperdonabili ritardi nel fronteggiare adeguatamente la diffusione del coronavirus.