Vittorio Feltri, nel suo editoriale apparso sulla prima pagina di Libero, ha manifestato aperto dissenso nei confronti di Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile. Il giornalista non ha gradito il fatto che il capo della Protezione Civile si sia, a suo dire, preso la licenza di dire agli italiani che il loro periodo di isolamento tra le mura domestiche sia destinato a proseguire per fronteggiare la diffusione del coronavirus. Il giornalista ha avuto parole dure nei suoi confronti, scomodando il fatto che neanche il premier ungherese Viktor Orban sarebbe arrivato ad arrogarsi il diritto di proferire parole di quel genere.

Nell'ambito della critica sollevata nei confronti di Angelo Borrelli, non sono mancate stoccate nei confronti del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Borrelli aveva parlato di quarantena fino a maggio

L'editoriale di Vittorio Feltri arriva il giorno dopo che aveva avuto ampia diffusione una dichiarazione di Angelo Borrelli relativamente alla quarantena. Era, infatti, dilagata la notizia secondo cui la prima data utile relativamente ad un allentamento delle restrizioni attualmente in atto in Italia sarebbe potuta arrivare soltanto il prossimo 16 maggio. Una scadenza che avrebbe fatto arrivare a quasi due mesi e mezzo la fase di totale immobilismo degli italiani, attualmente confinati in casa e impossibilitati ad azionare la macchina produttiva del Paese.

Un'autentica doccia fredda, attorno a cui si è destato grande clamore mediatico. E' stato comunque lo stesso Borrelli a sottolineare come la sua considerazione fosse stata equivocata, senza però rassicurare più di tanto rispetto all'eventualità. Il capo della Protezione Civile, infatti, ha messo in risalto come non si possano fare, al momento, previsioni a lungo termine e la situazione vada valutata gradualmente in base all'evoluzione del fenomeno coronavirus.

Feltri non gradisce Borrelli

Secondo Vittorio Feltri, le frasi di Angelo Borrelli avrebbero "tramortito gli italiani". "Ma chi è sto Borelli - si chiede - per esprimere certe minacce?'. Il giornalista arriva addirittura a scomodare il paragone con Orban, fresco di attribuzione di "pieni poteri" da parte del Parlamento ungherese e accusato di essere diventato un dittatore.

"Neanche lui - evidenzia - ha osato tanto", sottolineando come in Italia ci si accapigli per per eventuali figure assolutistiche straniere per poi subire in silenzio 'angherie' da parte di chi, fino a poco prima, si ignorava esistesse. Parole dure quelle di Feltri a cui seguono le punzecchiature che arrivano fino a Conte. In riferimento a Borrelli: 'E' stato promosso a generale antivirus, è soltanto un caporale al servizio di Giuseppe Conte, altro personaggio ambizioso al punto da volerci imporre, oltre se stesso, i propri scherani". L'auspicio manifestato da Feltri è che Borelli vada a casa entro fine aprile.