Secondo Alessandro Sallusti, Giuseppe Conte potrebbe fare la fine di Silvio Berlusconi, sostituito nel 2011 da un tecnico a Palazzo Chigi. In quell'occasione fu Mario Monti, appena nominato senatore a vita da Giorgio Napolitano, a suonare la campanella al posto del leader di Forza Italia. Ora, con una drammatica ed inedita crisi economica da affrontare, lo scenario potrebbe ripetersi, se pur con diversi protagonisti.

Secondo Sallusti, ospite di Myrta Merlino su La7 mercoledì 15 aprile, a dare il cambio a Conte alla guida di un nuovo Governo dovrebbe essere stavolta Vittorio Colao, l'ex ad di Vodafone da poco nominato a capo della task force governativa anti crisi.

A muovere i fili dell'operazione Colao dovrebbe esserci l'attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Myrta Merlino a Sallusti: 'Sul Mes Prodi e Berlusconi dicono le stesse cose'

"Sulla questione Mes sì o Mes no non stiamo parlando di maggioranza e opposizione che sono in contrasto, parliamo di spaccature interne alla maggioranza e interne all'opposizione - fa notare Myrta Merlino al collega Alessandro Sallusti - ieri qui Romano Prodi, in questo studio, ha pronunciato esattamente le stesse parole che oggi pronuncia Silvio Berlusconi sul tuo giornale".

La conduttrice de L'aria che tira fa riferimento ai contrasti interni, sia alla maggioranza (tra Pd e M5S) che all'opposizione (Meloni e Salvini contro Berlusconi) tra favorevoli e contrari all'accettazione del Meccanismo europeo di stabilità.

La risposta di Alessandro Sallusti: 'Siamo in una situazione di caos'

"Esattamente - replica prontamente Sallusti dandole ragione - siamo in una situazione di caos che a me ricorda molto quella del 2011. Sono due casi diversi - ragiona il direttore de Il Giornale - però più o meno il caos era lo stesso. Vi ricordate l'estate del 2011?

Lo spread a 500? Allora - ricorda - ci fu un Presidente della Repubblica, di cui criticai quella scelta tutta la vita e continuo a criticarla, che fece entrare dalla porta di servizio della Politica un signore, un tecnico, che si chiamava Mario Monti. Lo nominò senatore a vita".

'Colao un tecnico alla Monti'

"Si chiama ancora comunque", lo interrompe la Merlino ironizzando sul fatto che Monti sia ancora vivo e vegeto.

"Sì certo, si chiama ancora Mario Monti - sorride, ma solo per un attimo, Alessandro Sallusti - (Napolitano, ndr) lo fece senatore a vita e poche settimane dopo lo nominò Presidente del Consiglio. Io vedo che oggi è entrato da una porta prestigiosamente secondaria un tecnico alla Monti, che si chiama Colao, e che secondo me potrebbe essere l'uomo della provvidenza che tra poche settimane dice 'signori, via tutti, adesso faccio io con l'appoggio del Presidente della Repubblica', esattamente come avvenne con Monti, perché c'è troppo caos in giro. Non è neanche questione di capacità o incapacità, è il caos - conclude il giornalista - e il caos genera solo contrasti".