Il pagamento della cassa integrazione con conseguente ricezione del bonifico sul proprio conto corrente rappresentano, al momento, un pensiero più che prioritario nella mente degli italiani, sferzati come ogni altro cittadino europeo dalla pandemia da caronavirus in atto nel paese.
Il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, intervenuta ai microfoni di Radio Anch'io su Radio 1, ha allora provato a fare chiarezza sulle tempistiche di pagamento sottolineando come il termine ultimo per la ricezione della maggior parte degli emolumenti sia fissato al 30 aprile prossimo.
Il numero uno del Dicastero ha però previsto una netta differenziazione tra la cassa d'integrazione ordinaria e quella in deroga, dato che la competenza di quest'ultima si articola su base regionale.
Catalfo: 'Abbiamo lavorato con gli strumenti esistenti'
Nunzia Catalfo ha inteso sottolineare come si sia fatto il massimo con gli strumenti a disposizione: "Ci siamo ritrovati un sistema che non poteva essere cambiato in un solo momento. Elaborare un nuovo concetto di ammortizzatore sociale specifico per il momento avrebbe richiesto tempi sensibilmente più lunghi", da qui la scelta dell'Esecutivo di puntare su di una semplificazione delle procedure pre-esistenti.
Venendo ai numeri citati dalla Catalfo, ad oggi già 2,8 milioni di lavoratori avrebbero incassato la cassa integrazione grazie all'anticipazione dell'assegno da parte delle aziende.
Quelle impossibilitate a farlo hanno richiesto allo Stato un accredito diretto del sussidio da parte dell'Inps: "Parliamo di 1,1 milioni di persone circa, dovrebbero ricevere il pagamento entro il 30 aprile".
Si attendono alcune Regioni per la Cigd
Non senza una punta di orgoglio per il fatto che i tempi sono stati comunque notevolmente più ridotti rispetto all'ordinario, la Catalfo ha poi parlato anche del Fondo di Integrazione Salariale: "Lo stesso discorso fatto prima vale per chi è in Fis che è uno strumento simile: 2,2 milioni sono già erogati, mentre rimangono 1,1 milioni che invece verranno erogati entro il 30 aprile".
Discorso totalmente diverso invece per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga, l'intervento di integrazione salariale a sostegno delle aziende che non possono ricorrere agli strumenti ordinari perché esclusi all'origine da questa tutela o perché hanno già esaurito il periodo di godimento delle tutele ordinarie: "E' di competenza delle Regioni che stanno facendo pervenire le richieste all'Inps in modo scaglionato, mano a mano l'Inps le sta erogando. Mancano alcune regioni, ma nel Lazio sono già state finalizzate 372 pratiche".