Gli Usa contano sull'appoggio europeo affinché la Cina sia chiamata a rispondere di un'inchiesta internazionale sul Sars-Cov-2. La novità è che, al momento, Pechino non avrebbe intenzione di accordare alla comunità internazionale la possibilità di inviare esperti sul territorio cinese, il cui scopo sarebbe quello di fare luce sull'origine della pandemia da Covid-19 e, in particolare, alla gestione cinese della stessa, accusata di aver fornito dati imprecisi e di aver coperto informazioni chiave. Il rifiuto cinese è stato ufficializzato tramite le parole di Chen Xu, ambasciatore cinese presso le Nazioni Unite a Ginevra.

Il sospetto è soprattutto americano

E' il Wall Street Journal a riportare parole provenienti da fonti del Dipartimento di Stato Usa con cui si manifesta l'intenzione di ottenere maggiori informazioni dalla Cina affinché si possa evitare che, in futuro, si commettano gli stessi errori commessi con il Sars-Cov-2. Donald Trump vorrebbe inoltre avviare un'indagine di livello internazionale per accertare quella che è stata la condotta cinese a tal riguardo ma per farlo ha bisogno del supporto dell'Europa. Nei giorni scorsi, le dichiarazioni di Mike Pompeo, segretario di stato Usa, aveva addebitato a Pechino la responsabilità di aver nascosto informazioni chiave riguardo il diffondersi della pandemia e i dati correlati.

Pompeo, con una certa sicurezza, aveva inteso evidenziare che le informazioni in possesso degli Stati Uniti d'America davano la certezza che il Sars-Cov 2 fosse stato creato dal laboratorio di Wuhan, notizia però che la stessa intelligence americana ha bollato come non veritiera, ribadendo l'origine naturale del virus.

Cina per ora dice no ad arrivo esperti

Parole che, evidentemente, non hanno contribuito a rasserenare il clima tra gli Stati Uniti e la Cina. Il Paese asiatico potrebbe non aver gradito le dichiarazioni che non nascondono sospetti. La conferma che, al momento, Pechino resta su una linea differente da quella americana, arriva con l'annuncio di Chen Xu, ambasciatore cinese presso le Nazioni Unite a Ginevra.

Rispetto all'ipotesi che possa arrivare in Asia una delegazione di esperti della comunità scientifica internazionale per capire cosa è accaduto e scongiurare la ripetizione del fenomeno, Chen Xu è stato chiaro: "Per sapere se o come avverrà l'invito, in questo momento dobbiamo avere la giusta impostazione di priorità e, d'altra parte, abbiamo bisogno della giusta atmosfera".