"Perché il silenzio del Ministero della Salute? Perché il silenzio dell'Istituto Superiore di Sanità?". Sono le domande che, in un video, Matteo Salvini pone a quanti, a suo dire, non starebbero dando il giusto risalto alla plasmaterapia anti nuovo Coronavirus. Si tratta di una tecnica che consente di curare la Covid-19 con l'ausilio del plasma dei pazienti guariti. Una soluzione che, al momento, non trova entusiasmo in alcuni scienziati, ma che viene sperimentata con successo certificato dai numeri in alcuni ospedali italiani. Almeno, a giudicare dalle statistiche fornite dagli stessi medici che ne stanno facendo uso.
Plasmaterapia come soluzione per la Covid-19
La Covid-19 è una malattia nuova. Lo ripetono in coro gli scienziati, questo implica che qualunque valutazione scientifica legata alla terapia da doversi adottare va registrata con una valenza determinata da pochi riscontri rispetto alla vastissima scala su cui, in genere, si valutano ad esempio farmaci di comprovata e universale efficacia. Alcune terapie, però, a detta di alcuni medici e enti ospedalieri, sembrano funzionare più di altre. In ogni modo, la comunità scientifica non valuta esclusivamente gli effetti che una terapia, ma anche le possibili controindicazioni e la sua reperibilità e diffusione su larga scala.
Giuseppe De Donno è il medico che sta usando con più convinzione la plasmaterapia nel contrasto alla Covid-19.
Lo fa all'ospedale Poma di Mantova, dove è direttore della Pneumologia. In un'intervista a Radio Bruno ha rilasciato delle dichiarazioni, riportate da Tpi, che sembrano lasciare spazio a un certo ottimismo sul funzionamento della terapia. Il plasma dei pazienti guariti viene destinato unicamente a quei pazienti che non abbiano avuto storie di insufficienza respiratoria da più di 10 giorni, e questo avrebbe portato 48 soggetti con polmonite ad evitare il decesso una volta trattati.
Questi numeri, però, sono veramente esigui se paragonati a quelli necessari per confermare delle terapie.
Salvini: 'Il Governo se ne disinteressa perchè è gratis?'
De Donno ha rivelato come, al momento, starebbe ricevendo chiamate da ogni parte del mondo per avere informazioni dettagliate su quanto stia accadendo, ma non dall'Italia.
"Ogni volta che mi chiama un istituto straniero, e non mi chiama mai il nostro Istituto superiore di sanità. o non sento il nostro ministro della Salute, sono grandi dolori per un ricercatore come me". Da un punto di vista strettamente economico si tratta, stando a quanto detto dal medico, di un terapia il cui costo si aggira attorno agli 82€ a paziente. Per confezionare una sacca di plasma da 600 ml, considerando ogni spesa - dai reagenti al personale - si stima un esborso di 164€, ma per ogni malato ne occorrono 300 ml.
Sui suoi profili Facebook Matteo Salvini pone in evidenza ciò che, a suo avviso, potrebbe indispettire gli italiani vista la poca importanza che si starebbe dando a livello governativo e istituzionale alla plasmaterapia.
"Molti cittadini - ha evidenziato - potrebbero avere il dubbio che siccome il plasma è gratis e non c'è dietro il business di qualche industria farmaceutica, è bene occuparsi di altro". "Dovrebbe - ha incalzato - essere dovere di un governo responsabile approfondire quello che questi medici stanno facendo". Salvini non ha mancato di sollevare dubbi sul fatto che la scelta di non dare la giusta importanza a questa soluzione potrebbe dipendere dall'aspetto economico. "Forse - chiede - perché a costo zero"? Molti membri della comunità scientifica affermano, però, che è sempre necessario non affrettare i tempi della ricerca e non saltare a conclusioni affrettate quando si tratta di scienza.