Luigi Di Maio, con un post apparso su Facebook, ha manifestato una certa insofferenza rispetto all'idea che l'Italia possa essere considerata "un lazzaretto". La motivazione risiede nel fatto che la grave emergenza sanitaria ha colpito in particolar modo l'Italia e, pertanto, alcuni paesi europei continuano a tenere chiusi i propri confini nei confronti degli italiani. Di Maio, da ministro degli Esteri, ha chiesto una risposta collettiva a tale situazione da parte dell'Unione Europea. In prima persona, inoltre, proverà a spiegare in diversi territori che, a partire dalla metà di giugno, l'Italia è pronta a ripartire e a tornare ad accogliere turisti nelle sue splendide città: la ripartenza del turismo avverrà in assoluta responsabilità e sicurezza.

Il ministro degli Esteri dice di averne sentite tante sull'Italia

Luigi Di Maio sulla sua pagina ha ammesso di averne sentite "tante sull'Italia". Una considerazione a cui ha affiancato l'intenzione di non fare polemiche, essendo questo un momento poco opportuno. Tuttavia, il pensiero è stato chiaro: "Esigiamo rispetto". "Se qualcuno - ha proseguito - pensa di trattarci come un lazzaretto allora sappia che non resteremo immobili". Il ministro degli Esteri ha inoltre auspicato che, in tal senso, possano arrivare passi decisi da parte dell'Europa finalizzati a tutelare l'Italia.

Il numero uno della Farnesina, con un tono piuttosto deciso, ha inteso evidenziare come la pazienza possa avere un limite.

Chiaro il riferimento al fatto che non saranno tollerati eventuali casi di concorrenza sleale nella competizione tra gli stati.

Di Maio chiede tutela all'Unione Europea

Il turismo è un settore dove l'Italia potrebbe pagare la situazione attuale, vi è inoltre la possibilità che altri paesi possano accaparrarsi delle fette di mercato che prima erano italiane.

L'ex capo politico del Movimento 5 Stelle ha annunciato che nei prossimi giorni sarà in missione per spiegare che, a partire dalla metà di giugno, l'Italia sarà pronta a ricevere quanti la vorranno visitare. Il ministro sarà, infatti, il 5 giugno in Germania, il 6 in Slovenia ed il 9 in Grecia.

"L'Italia - ha detto - è bella, unica, ha delle meraviglie pazzesche, delle spiagge fantastiche e molto probabilmente non ha rivali".

La necessità di una risposta coordinata ad eventuali sgarbi all'Italia è per il ministro imprescindibile. "Serve una risposta europea, perché se si agisce in maniera diversa e scomposta viene meno lo spirito Ue e crolla l'Europa".

Parole che servono a richiedere un intervento da parte delle istituzioni europee, rispetto a situazioni che potrebbero penalizzare l'Italia.