Attilio Fontana e Giulio Gallera sono stati ascoltati nei giorni scorsi dalla procura di Bergamo che indaga sul possibile reato di epidemia colposa in Lombardia. Al centro dell’inchiesta dei magistrati bergamaschi ci sono la riapertura del pronto soccorso dell’ospedale di Alzano Lombardo, le presunte irregolarità nella gestione delle persone colpite da Covid-19, le morti ‘sospette’ nelle Rsa e la mancata istituzione di una zona rossa nella bergamasca. Il presidente della Regione Lombardia e l’assessore al Welfare hanno respinto ogni responsabilità, puntando il dito contro il governo Conte per il no alla zona rossa.
Tesi sposata anche dal procuratore facente funzione di Bergamo Maria Cristina Rota. Alle accuse contro l’esecutivo si aggiunge anche l’ex presidente della Regione Lazio Francesco Storace il quale chiede provocatoriamente che Giuseppe Conte e altri membri del governo vengano interrogati da Luca Palamara.
Attilio Fontana accusa il governo Conte: ‘Spettava a loro istituire zona rossa’
Interrogato per circa due ore in procura a Bergamo come persona informata sui fatti, Attilio Fontana avrebbe chiarito la sua posizione circa le accuse, ancora contro ignoti, mosse dai magistrati. In particolare, il governatore lombardo si sarebbe soffermato sulla questione della mancata istituzione di una zona rossa nei paesi di Alzano Lombardo e Nembro.
Fatto che, secondo gli inquirenti, avrebbe contribuito alla diffusione del nuovo Coronavirus nella regione. “Era pacifico che fosse una decisione che spettava al governo”, avrebbe dichiarato Fontana secondo quanto scrive il quotidiano Repubblica.
Anche Gallera punta il dito contro il governo
La versione di Fontana sulla responsabilità governativa in merito alla dichiarazione di zona rossa non si discosta di molto da quella fornita il giorno precedente da Giulio Gallera.
Anche l’assessore al Welfare lombardo, infatti, ha contestato all’esecutivo giallorosso il fatto di non aver deciso immediatamente di chiudere Nembro e Alzano Lombardo. Alle accuse dei due amministratori locali della Lega si aggiungono però anche le parole di Maria Cristina Rota. Anche il procuratore facente funzione di Bergamo ha dichiarato che “da quel che ci risulta è una decisione governativa” quella di istituire una zona rossa.
Si interroga #Fontana ma lo spettacolo riguarda #Conte.
Che ha minimizzato.
Che ha nascosto i rischi.
E che ha attaccato gli avversari.
Ma non si tocca...
Fatelo interrogare da #Palamara https://t.co/S4AfoGQbV8
— Francesco Storace (@Storace) May 30, 2020
L’opinione di Storace: ‘Lo spettacolo riguarda Conte’
Se Fontana e Gallera si autoassolvono, Francesco Storace si spinge ancora oltre, chiedendo provocatoriamente che Giuseppe Conte e altri membri del governo vengano ora interrogati da Luca Palamara, il magistrato finito recentemente nella bufera perché intercettato a parlare male di Matteo Salvini con alcuni colleghi. “Si interroga Fontana ma lo spettacolo riguarda Conte - scrive su Twitter l’ex presidente della Regione Lazio per presentare il suo articolo sul Secolo d’Italia - che ha minimizzato, che ha nascosto i rischi e che ha attaccato gli avversari.
Ma non si tocca. Fatelo interrogare da Palamara”. Nel suo pezzo, poi, Storace ironizza così: “Aspettiamo il turno di Conte e Speranza. E il loro racconto su quel piano segreto che prevedeva centinaia di migliaia di morti”.