Vittorio Feltri, con un editoriale su Libero, è tornato a parlare di Pensioni. Il giornalista ha parlato molto negativamente dell'ipotesi secondo cui l'importo degli assegni pensionistici potrebbe aumentare o diminuire in relazione all'andamento del Pil nazionale. La caduta della produttività, causata dall'emergenza sanitaria può purtroppo essere considerata un dato ineluttabile per l'economia italiana e la cosa, se l'ipotesi di cui parla Feltri diventasse realtà, potrebbe cambiare molte cose per i pensionati. Feltri ha sottolineato come, al momento, le casse dell'Inps siano zavorrate da un sistema che deve tutelare non solo chi ha versato i contributi per ricevere poi la pensione, ma anche chi è interessato da misure assistenzialiste.

Feltri parla di 'truffa' per i pensionati

Vittorio Feltri ritiene che gli anziani, durante il periodo più acuto dell'emergenza sanitaria, non avrebbero avuto il rispetto dovuto. Chiaro il riferimento che, in certi casi, passasse il messaggio che le morti di persone anziane fossero considerate in qualche modo meno gravi rispetto a quelle dei più giovani. "Se - ha continuato Feltri relativamente alla sua ipotesi sulle pensioni - il progetto andrà in porto, avranno un assegno mensile proporzionato al Pil e roba del genere. Trattasi di truffa".

Secondo Feltri occorre separare previdenza e assistenza

Secondo Feltri, necessità di questo tipo nascono da un problema storico nell'utilizzo dell'Inps. Le difficoltà economiche del principale istituto previdenziale italiano, secondo il direttore editoriale di Libero, non esisterebbero se si occupasse solo di restituire ai lavoratori, attraverso le pensioni, quanto versato in contributi.

"Invece - evidenzia - è in deficit perenne". Uno scenario che, secondo il giornalista, nascerebbe dal fatto che l'Inps deve anche sostenere economicamente misure di tipo assistenzialista come cassa integrazione e reddito di cittadinanza. L'eventuale taglio delle pensioni sarebbe, secondo Vittorio Feltri, "un'ingiustizia assurda".

Il giornalista ritiene che il problema potrebbe essere risolto separando in modo netto previdenza e assistenza, lasciando la prima all'Inps e sostenendo la seconda con le entrate fiscali. "Siamo - ha concluso Feltri - sul punto di impoverire ulteriormente chi ha sgobbato mezzo secolo per sollazzare quelli che hanno trascorso l'esistenza grattandosi il ventre".