La procura di Bergamo decide di interrogare i vertici della Regione Lombardia, Fontana e Gallera, come persone informate sui fatti. L’inchiesta è quella sulle morti sospette nelle Rsa lombarde a causa del coronavirus e sulla riapertura avventata del pronto soccorso dell’ospedale di Alzano. Il reato ipotizzato è quello di epidemia colposa. Sotto la lente di ingrandimento dei magistrati c’è anche la mancata istituzione di una zona rossa nella bergamasca. Per questo motivo, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, entrambi della Lega, sono stati ascoltati per ore in procura.

Circostanza che spinge Matteo Salvini a una dura reazione contro il governo Conte e i magistrati.

Giulio Gallera sentito in procura a Bergamo

Ieri, giovedì 28 maggio, è toccato a Giulio Gallera presentarsi in procura a Bergamo per rispondere alle domande dei magistrati nella veste di persona informata dei fatti. L’interrogatorio dell’assessore al Welfare è durato circa tre ore. Gli inquirenti hanno cercato di ottenere da lui maggiori informazioni, utili a far luce sul presunto reato di epidemia colposa sul quale stanno indagando. Al centro dell’inchiesta c’è la riapertura del pronto soccorso dell’ospedale di Alzano Lombardo, fatto che avrebbe contribuito a diffondere il virus in Lombardia. Ma anche il trasferimento di pazienti Covid nelle strutture riservate agli anziani, le Rsa che avrebbe, secondo l’accusa, aumentato esponenzialmente le morti nelle case di riposo.

Dopo l’assessore, anche il presidente Fontana ascoltato a Bergamo

Il giorno seguente, oggi, è stato il turno di Attilio Fontana. Il presidente della Lombardia ha parlato per circa due ore con i magistrati di Bergamo, sempre da persona informata sui fatti e non da indagato. Mentre all’esterno della procura un gruppo di manifestanti protestava al grido di ‘Fontana responsabile della strage’, il governatore lombardo avrebbe chiarito la sua posizione.

Una volta giunto all’esterno degli uffici giudiziari, però, Fontana ha trovato ad attenderlo gli stessi contestatori, tenuti a debita distanza dagli agenti del reparto mobile della questura di Bergamo in tenuta antisommossa.

Il commento di Matteo Salvini: ‘Vergognosa convocazione di Fontana’

Non appena terminato l’interrogatorio di Fontana, il leader della Lega Matteo Salvini commenta immediatamente quanto accaduto.

“Da cittadino lombardo preferirei che il mio governatore Fontana fosse in ufficio ad occuparsi di bambini, di famiglie e non andare a ripetere per la trentasettesima volta le stese cose in procura a Bergamo”, dichiara ai microfoni di Rainews 24. Il capitano del Carroccio considera “vergognoso” il fatto che Fontana sia stato convocato dai magistrati. Poi, la stoccata nei confronti di Conte. “Risulta che sia convocato in qualche procura il presidente del Consiglio, visto che la sicurezza nazionale e la zona rossa dipendeva e dipende ovviamente dal governo nazionale? - ironizza Salvini - No, giustamente dico io. Lasciano lavorare lui, lasciassero lavorare gli altri”.

Il caso Lombardia

Ma perché il virus è risultato così letale nella regione più ricca in Italia, uccidendo quasi 16mila persone e contagiandone oltre 87mila?

Sono diversi i fattori, sottolinea il Guardian: in primis i ritardi e le scelte discutibili dei politici lombardi nella gestione dell'emergenza, come la mancata istituzione della zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro o l'ok alla partita di Champions League tra Atalanta e Valencia. Sotto la lente d'ingrandimento anche l'eccessiva privatizzazione della sanità lombarda negli ultimi anni e l'incapacità di limitare i focolai in ospedali e case di cura.