Giuseppe Conte non godrebbe più dell'appoggio incondizionato della Chiesa cattolica. A rivelarlo in uno dei suoi consueti retroscena pubblicati sul quotidiano Il Tempo è Luigi Bisignani. Il faccendiere ed ex giornalista, ritenuto da molti uno degli uomini più potenti d'Italia, pur non fornendo prove tangibili, sembra molto sicuro di quello che afferma.
Insomma, in base alle informazioni che ha potuto raccogliere, Bisignani afferma senza ombra di dubbio che il mondo cattolico avrebbe deciso di non puntare più su Conte per il futuro.
Luigi Bisignani vede un futuro nero per Giuseppe Conte
Nel fondo scritto per Il Tempo, pubblicato sia sul quotidiano diretto da Franco Bechis che sul sito di Nicola Porro nella giornata del 31 maggio, Luigi Bisignani dimostra ancora una volta di avere le idee chiare sugli intrecci che si nascondono dietro alla vita Politica italiana. Per prima cosa dichiara che Giuseppe Conte sarebbe ormai "in caduta anche nei sondaggi". Per questo motivo il "mondo cattolico" avrebbe già deciso il suo destino: "Non si può puntare su di lui per il futuro".
'Segnali di guerra' del Vaticano contro Conte
Insomma, ironizza Bisignani, il premier Conte non saprebbe più nemmeno "a che santo votarsi" per convincere i vertici del Vaticano a mutare il loro giudizio e le loro intenzioni sul suo futuro in politica.
Il "primo segnale di guerra" nei suoi confronti sarebbe giunto da 12 associazioni cattoliche definite "di rango" che hanno fatto ricorso al Tar a causa delle misure, ritenute troppo restrittive contro le celebrazioni religiose, contenute nei Dpcm approvati in questi mesi di emergenza. Ricorso ancora in piedi nonostante la riapertura delle chiese avvenuta il 18 maggio scorso.
'Nei Sacri Palazzi sono furiosi con il premier'
Un muro contro muro delle associazioni cattoliche che avrebbe messo in "agitazione" Giuseppe Conte, intenzionato a far valere le sue ragioni a tutti i costi spiegando che l'esecutivo sarebbe stato quasi "costretto" ad assumere certe decisioni.
Ma nei "Sacri Palazzi", come li chiama Luigi Bisignani, sarebbero "furiosi" con il presidente del Consiglio italiano per alcune tematiche che lo avrebbero visto "distratto e insensibile".
Su tutte quella dell'eutanasia, ma anche i contratti matrimoniali, la pillola abortiva e le scuole paritarie sarebbero punti molti cari ai cattolici. Punto, quest’ultimo, che avrebbe creato "maggiore sconcerto nel mondo cattolico". Per Bisignani, poi, anche le quotidiane messe del mattino celebrate in questo periodo di pandemia da Papa Francesco rappresenterebbero una "forma di protesta" contro governo e scienziati.