Gli atti del Comitato tecnico scientifico sull'emergenza Coronavirus sono stati desecretati. Tuttavia, si discute in merito alle parti mancanti. In particolare non sono state ancora rese note le documentazioni relative alle discussioni per l'eventuale zona rossa di Alzano e Nembro. Tuttavia, su vari giornali sono emerse delle circostanze che sono destinate ad alimentare ulteriormente il dibattito e le polemiche. A mettere in evidenza i fatti ci ha pensato il sito Open, giornale fondato da Enrico Mentana.

Zone rosse Alzano e Nembro: indagini della magistratura

La zona di Alzano e Nembro rappresenta una delle aree dove il coronavirus ha fatto i danni maggiori in termini di contagiati e soprattutto di vite umane. La mancata istituzione della zona rossa ha generato anche l'interesse della magistratura per accertare eventuali responsabilità. In attesa di capire se verranno desecretate altre documentazioni relative alle discussioni del Cts, ci sono una serie di evidenze rese pubbliche dalla stampa. L'Eco di Bergamo ha pubblicato sulle sue pagine il verbale con cui il Comitato tecnico scientifico chiedeva misure restrittive ai fini del contenimento della pandemia per le aree del bergamasco citate.

Coronavirus: il 2 aprile l'intervista di Conte a Il Fatto Quotidiano

Come detto attorno alla mancata istituzione della zona rossa di Alzano e Nembro si è sviluppata anche l'attenzione dell'autorità giudiziaria. Il Corriere della Sera riporta che il presidente del Consiglio avrebbe dichiarato ai magistrati bergamaschi lo scorso giugno di non aver mai visto il verbale.

Il virgolettato attribuito al premier è eloquente. "Quel documento - avrebbe dichiarato il Presidente secondo via Solferino - non mi è mai arrivato".

Si tratta di una rivelazione in contrasto con una dichiarazione di Giuseppe Conte rilasciata al Fatto Quotidiano. L'intervista risale al 2 aprile ed è riportata integralmente dal sito istituzionale del governo.

"La sera del 3 marzo - aveva dichiarato il premier - il Comitato tecnico scientifico propone per la prima volta la possibilità di una nuova zona rossa per i comuni di Alzano Lombardo e Nembro". In risposta il premier aveva ammesso di aver chiesto "un parere più articolato". La replica sarebbe arrivata la sera del 5 marzo, esattamente poche ore prima che venisse disposta la chiusura generale dell'intero territorio lombardo. La narrazione dei fatti e delle dichiarazioni sembrano rivelare circostanze che finiscono per cozzare tra di loro. Non resta che attendere per capire come si evolveranno le cose.