Giorgia Meloni torna a puntare il dito contro il governo di Giuseppe Conte. Lo fa parlando di Coronavirus durante i suoi impegni relativi alla campagna elettorale in Toscana. Quella della leader di Fratelli d'Italia è un'accusa all'attuale esecutivo che starebbe usando per fini politici la presunta situazione emergenziale relativa al Covid. Un 'j'accuse' che parte anche da fatti relativi a settimane o mesi fa.

Coronavirus: la versione dei fatti di Giorgia Meloni

Si parte, ad esempio, da due punti. Quelli relativi agli atti del Comitato tecnico-scientifico secretati e poi pubblicati.

Aspetto che aveva fatto inferocire soprattutto le opposizioni "È una nostra vittoria - ricorda Giorgia Meloni - se i verbali del Cts con estremo ritardo sono stati pubblicati. Siamo stati noi di Fratelli d'Italia che abbiamo depositato una mozione in Parlamento per chiedere che i cittadini potessero leggere quello che dicevano gli esperti". "Aveva - prosegue la leader di Fratelli d'Italia in relazione al governo - dei tecnici ai quali fare riferimento. Noi ci siamo fidati perché non potevamo avere le stesse evidenze scientifiche. Se poi si scopre che il governo faceva di testa sua rispetto agli esperti, la valutazione cambia".

Il riferimento va, ad esempio, al fatto che il governo non avrebbe seguito alla lettera, nei tempi e nei modi, quelle che erano le indicazioni provenienti dal mondo scientifico.

E poi l'altro punto di critica riguarda un dossier arrivato all'attenzione dell'esecutivo e del Cts lo scorso 12 febbraio. A quasi un mese dall'esplosione del dramma di marzo ed aprile, uno studio anticipava possibili orizzonti nefasti. "Penso -dice Giorgia Meloni - che sia gravissimo che il governo all'inizio ha sottovalutato il problema.

È stato raggiunto da un dettagliato studio su quello che sarebbe accaduto i. Ricordo che più o meno in quel periodo il Pd girava con lo slogan l'unico virus è il razzismo e Zingaretti andava a Milano a fare l'aperitivo".

Meloni: Virus strumentalizzato dal governo

"Grazie a questi negazionisti - incalza la leader di Fratelli d'Italia - del virus che si è propagato.

Il Pd e il governo non hanno previsto per tempo quello che sarebbe accaduto"."Al Cts - prosegue - arrivavano i documenti che spiegavano che non sarebbero bastate le terapie intensive e che servivano le mascherine, Di Maio mandava otto tonnellate di dispositivi di protezione personale in Cina".

L'altra grande polemica degli ultimi mesi ha riguardato la scelta di prolungare lo stato d'emergenza sanitaria. Una scelta che, di fatto, autorizza il governo a prendere decisioni con maggiore autonomia dal Parlamento in ragione all'emergenza sanitaria. Una situazione che, però, secondo le opposizioni non poteva essere considerata emergenziale sulla base di ospedali non certo pieni. "Il governo - evidenzia Giorgia Meloni - utilizza il virus con due pesi e due misure a seconda del suo interesse.

È un fatto che, per esempio, dopo aver chiesto la proroga dello stato d'emergenza, adesso in Parlamento si stiano occupando della legge elettorale. Mi si dica se discuterne è compatibile con lo stato d'emergenza".