I risultati del referendum sul taglio dei parlamentari e delle elezioni Regionali fanno discutere la politica. Nella giornata di lunedì 21 settembre, ad urne ancora calde, va in onda uno dei tanti speciali previsti dalle reti televisive. Si tratta dello Speciale Tg4 condotto da Giuseppe Brindisi. Ospiti nello studio Mediaset, se pur collegate in diretta video, ci sono la deputata del Pd Alessia Morani e la giornalista Maria Giovanna Maglie. L’esponente Dem rivendica il ruolo avuto dal suo partito nella vittoria del Sì al referendum. Ma Maglie contesta le sue affermazioni ricordando che più della metà degli elettori del Pd ha votato No al taglio dei parlamentari.

Referendum: botta e risposta tra Alessia Morani e Maria Giovanna Maglie

“Sai che vittoria è? Quella della falsa informazione, quella delle fake news, quella delle bufale che però, purtroppo, sono diventate l’elemento determinante e fondante del nostro modo di comunicare tutti i giorni”, si sfoga Maria Giovanna Maglie con il conduttore Giuseppe Brindisi dopo aver ascoltato l’intervento di Alessia Morani sui risultati del referendum. “E lo dico autocriticamente e dolorosamente”, prosegue Maglie prima di affondare il colpo contro la sua avversaria.

Maglie critica Morani e il Pd

“Ho appena sentito Alessia Morani rivendicare intanto il Sì al referendum - punta il dito la giornalista - ma le vorrei comunicare che la scomposizione del voto appena fatta recita che, nel Pd, il 55% degli elettori ha votato per il No.

A differenza del centrodestra dove il 70-80% degli elettori, distinguendo per partiti, ha votato per il Sì”. Maglie precisa di non sentirsi affatto “entusiasta di questo risultato” e di avere votato no perché ritiene una “barbarie” questo referendum.

‘Il Sì al referendum non lo hanno fatto vincere né M5S né Pd’

“Però il Sì al referendum non lo hanno fatto vincere né i 5 Stelle, che sono i promotori di questa anti casta, né lo vince il Pd in cui il 55% dell’elettorato ha votato No”, prosegue nella sua offensiva verbale la giornalista.

Insomma, anche il gruppo dirigente Dem, “che lo abbia detto precisamente o no, era per il No”. Quindi, insiste Maglie, “chiamiamo le cose con il loro nome: è colpa di una campagna elettorale in cui l’informazione è stata gasata e artefatta. Ma in cui sono caduti anche i politici”. Maglie ammette di non voler accusare “solo l’informazione.

Se una regione in più (le Marche) è una sconfitta (per il centrodestra). Se in Campania viene spacciata per vittoria del Pd una campagna elettorale di De Luca, in cui lui ha parlato per tutto il tempo male di Pd e M5S. Emiliano ha la posizione che ha”. Insomma, conclude il suo attacco mentre Morani ascolta in silenzio, “siamo in una grande confusione. Sarebbe bene fare un po’ di chiarezza. Smettere di gasare, gonfiare, drogare l’informazione”.