"Rilevo come uno scandalo nazionale l’assenza totale di controlli da parte delle forze dell'ordine per il rispetto delle ordinanze in materia di contrasto al Coronavirus emesse dal Governo centrale e da quello regionale". Queste le parole del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del consueto appuntamento Facebook del venerdì nel quale il numero uno della regione stila il resoconto della situazione sui contagi territoriali. Aspra la critica alle forze armate e al Ministero dell'Interno rei - secondo il presidente - di non essere presenti e operativi nelle aree a più alto rischio di diffusione del virus.

Ma non finisce qui, il presidente rincara la dose sottolineando quanto sia necessario e "doveroso", nei confronti di un'intera regione, conoscere il dato numerico delle forze armate impegnate nel contrasto al coronavirus. Le restrizioni a livello regionale sono presenti, quello che viene meno - a parer di De Luca - è l'attuazione di tutta una serie di controlli considerati indispensabili nel rendere effettive le disposizioni emanate.

Sul coronavirus De Luca non risparmia Arcuri

Il governatore De Luca, preoccupato dalla risalita della curva epidemiologica in Campania, non perde occasione per tuonare anche contro Domenico Arcuri, commissario straordinario per il potenziamento delle infrastrutture ospedaliere necessarie a fronteggiare l'emergenza coronavirus.

La Regione, secondo quanto dichiarato dal presidente campano, sarebbe stata trattata in malo modo in merito alla fornitura dei tamponi e dei dispositivi di protezione necessari al contenimento del virus. In particolare, la gestione dei dispositivi affidata alla protezione civile renderebbe impossibile il reperimento degli stessi sul mercato.

In un clima di critiche non sono però mancati i complimenti indirizzati al prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, per aver predisposto un piano speciale che assicuri il rispetto delle disposizioni atte ad impedire il diffondersi del virus. "Mi aspetto che anche qui da noi qualcuno ci garantisca servizi specifici dedicati", ha auspicato Vincenzo De Luca.

Coronavirus, l'impennata dei contagi regionali

Dopo aver espresso il proprio disappunto circa la dichiarata assenza delle forze armate nella lotta al contenimento del contagio da coronavirus, De Luca passa ad illustrare i dati regionali del contagio giornaliero (riferiti dunque a venerdì scorso), che segnalano un incremento costante del numero dei nuovi positivi. Con il 4.6% di tamponi effettuati, venerdì scorso ammontavano a 392 i nuovi contagiati in Campania. Un dato pressoché in linea con quello del giorno precedente (390). Nessun deceduto mentre i guariti si sono attestati a 42 rispetto ai 107 del giorno precedente.

Numeri piuttosto elevati dunque quelli rilevati ai positivi da coronavirus nell'ultima settimana ma che secondo De Luca non devono suscitare troppi scriteriati timori dato che il 98% degli attuali positivi non presenta di fatti alcuna sintomatologia (tosse, febbre, problemi respiratori).

Vigilare e controllare si, lasciarsi prendere dal panico no.

De Luca giustifica l'impennata dei contagi

Il Governatore, nel corso della diretta, si lascia poi andare ad una serie di esternazioni riguardanti il balzo dei contagi che hanno interessato la sua regione. La riapertura di quasi tutte le attività a maggio, da parte del Governo, nonché l'alta densità abitativa della Campania, giustificherebbero l'elevato numero di casi registrati da qualche giorno a questa parte.

Come dichiarato da De Luca, a tali motivazioni va ad aggiungersi anche una meticolosa attività di screening condotta sul territorio campano, di gran lunga superiore a quella indicata dal Ministero della Salute. Non va dimenticato, in aggiunta, che le altre Regioni del Nord sono uscite solo recentemente dalla grave emergenza, per loro si prospetta dunque che la situazione possa tornare delicata più in là.