Il leader della Lega, Matteo Salvini, torna a parlare degli esiti delle ultime elezioni regionali e del referendum. Sono passati meno di dieci giorni e gli echi dei risultati non accennano a spegnersi. Salvini - in un punto stampa con i giornalisti davanti a Montecitorio - ha sottolineato come l'esito della consultazione referendaria delegittimi il Parlamento in carica rispetto a future decisioni che si andranno a prendere. Tra queste ha inserito anche l'elezione del presidente della Repubblica. "Ritengo che ci sia un Parlamento che non corrisponde al volere del popolo e ritengo impensabile che sia questo Parlamento ad eleggere il prossimo presidente della Repubblica, ha 300 parlamentari di troppo", ha detto Salvini.

Salvini, la Lega ed il mancato 7-0 del centrodestra

Sul fronte delle regionali, Matteo Salvini alla vigilia delle elezioni sapeva quanto la partita fosse delicata per il governo. La caduta di eventuali roccaforti della maggioranza rosso-verde avrebbe quantomeno fatto vacillare l'esecutivo. Non a caso alla vigilia aveva annunciato che il suo obiettivo era fare 7-0 come centrodestra nella partita contro il centrosinistra nei sette territori in cui si sarebbero dovuti rinnovare i governi regionali. La storia dice che così non è andata, ma per la Lega - sempre stando alle parole di Salvini - c'è consapevolezza di aver offerto una performance positiva. "Ho incontrato - ha rivelato parlando con i giornalisti a Roma - 70 nuovi consiglieri regionali della Lega.

Un bellissimo gruppo Eravamo 46 e ora siamo 74".

Scenari per il dopo Mattarella

"Hanno vinto gli italiani" dice Matteo Salvini a distanza di qualche giorno dalla consultazione referendaria. Secondo, però, quanto spiega il leader della Lega sarebbe anche una sorta di delegittimazione dell'attuale composizione di Camera e Senato.

"Io - ha specificato - ritengo che ci sia un Parlamento che non corrisponde al volere del popolo". Questo naturalmente, almeno nelle idee del leghista, apre scenari in cui si potrebbe ipotizzare l'impossibilità a presentarsi con questa costituzione di Camera e Senato ad appuntamenti come l'elezione del prossimo presidente della Repubblica.

"Il referendum è andato, gli italiani hanno votato sì. E ritengo che ci sia un Parlamento che non corrisponde al volere del popolo e ritengo impensabile che sia questo Parlamento ad eleggere il prossimo presidente della Repubblica, ha 300 parlamentari di troppo. Mi auguro che Pd, Matteo Renzi e M5S non tirino a campare per due anni perché sarebbe una presa in giro per i prossimi due anni".

La scadenza naturale dell'attuale legislatura arriverebbe nel 2023 e il successo di Mattarella sarebbe da eleggere nel 2022.