"Alcuni li conosco e li apprezzo ma non sono abituati alla visibilità. Sono sempre stati le cenerentole della medicina". Si esprime così Guido Bertoaso nell'ambito di un'intervista a La Verità quando gli si chiede un'opinione su quelle che sembrano essere le frizioni costanti esistenti tra i virologi diventati ormai personaggi televisivi. I loro volti sono diventati familiari per gli italiani. Oggi, però, di fronte ad un fenomeno nuovo come la Covid-19 sembrano esserci molti dissidi nel mondo della scienza e persino le loro opinioni vengono messe in discussione.

Coronavirus, Bertolaso parla anche da medico

Da un lato, perciò, emerge la stima verso persone che hanno dedicato la vita alla scienza e dall'altro qualche riserva sul loro modo di porsi a livello mediatico, sulla base del fatto che non sono personaggi abituati alla notorietà acquisita.

A parlare in tv sono spesso specialisti in virologia e che quindi si occupano del virus, gli infettivologi specialisti in Malattie infettive che si occupano della sintomatologia determinata dalle infezioni e gli epidemiologi, disciplina che si occupa dell'evoluzione dell'epidemia. Discipline che sono eterogenee e con le quali si rischia di fare un miscuglio poco chiaro.

Occorre ricordare che Guido Bertolaso, oltre che ex capo della Protezione Civile, è anche medico.

E non a caso cita proprio un aneddotto della gioventù quando si guardava a quelli che sarebbero potuti essere gli stipendi in base alle specializzazioni. "C'erano - spiega - le tabelle degli stipendi futuri, l'ultima disciplina in termini di guadagni erano le malattie infettive".

Bertolaso non vuole i virologi come star televisive

Nell'intervista di Guido Bertolaso non c'è traccia del riferimento al fatto che alcuni tra gli scienziati invitati in televisione ricevano dei compensi. Per cui le sue dichiarazioni non intendevano essere il presupposto a considerazioni di carattere economico, quanto rispetto al fatto che i minori emolumenti potessero essere indicativi del fatto che quella branca non avesse la rilevanza sociale che ha oggi al tempo del Covid.

Tuttavia, occorre ricordare come la maggior parte di loro si presti alla divulgazione delle proprie conoscenze in maniera gratuita. Al netto di di qualcuno, per cui è emersa la presenza addirittura di manager e di richiesta di gettoni di presenza. Di certo c'è che il guadagno in fatto di visibilità esiste ed è per tutti, sebbene in alcuni casi possa diventare sovraesposizione mediatica. "Oggi - prosegue Bertolaso - improvvisamente virologi ed epidemiologi si sono trovati di fonte a decine di telecamere e qualcuno esagera".

La critica di Bertolaso riguarda perciò solo l'immagine che finiscono per dare, non le loro conoscenze scientifiche. "Dovrebbero - spiega - tornare a fare il loro mestiere con grande umiltà , anche perché nel loro campo sono molto bravi".