Manca più di un mese al Natale. Il momento però è già opportuno per interrogarsi su cosa accadrà in quella particolare fase dall'anno. Un periodo, quello natalizio, che in Italia è vissuto con grande attesa e trepidazione. L'importanza è sia sociale che economica. L'auspicio è che i primi riscontri positivi relativi agli ultimi di Dpcm concretizzatisi in un appiattimento della curva dei contagi, possano proseguire. Questo dovrebbe portare ad un allentamento delle restrizioni, ma senza immaginare il "liberi tutti" visto in estate. Tra gli allentamenti previsti potrebbe esserci la cessazione del divieto di circolare di notte e soprattutto la possibilità di raggiungere le abitazioni in cui si vorrà trascorrere il Natale con gli affetti.

Attenzione però, questo non implicherà che si potranno fare maxi-tavolate, ma ci saranno linee guida precise.

C'è un nuovo Dpcm [VIDEO]da scrivere, alla luce del fatto che il 4 dicembre, il decreto attualmente in vigore, scadrà. E, rispetto a quelli che lo avevano preceduto, sembra destinato a durare grazie a misure modulate in base ad eventuali aggravamenti o peggioramenti della situazione.

Coronavirus e Natale: l'intervento del sottosegretario Zampa e del virologo Pregliasco

Il focus della discussione, in questi giorni, riguarda pranzi e cene delle festività Sono già emerse esternazioni da parte di esponenti del governo, come il sottosegretario alla Salute Carla Zampa. Questi aveva prefigurato l'idea di un provvedimento e l'ipotesi che si potesse consentire le rimpatriate familiari solo tra parenti di primo grado.

Su La Stampa, invece, il virologo Fabrizio Pregliasco ha segnalato l'opportunità che i nonni, per quest'anno, non si mescolino con i più giovani. Si tratta di categorie a rischio gravi effetti della Covid.

Conte non vorrebbe sentire parlare di parentele

Si starebbe facendo strada l'ipotesi che per Natale possa esserci qualche allentamento.

In particolare il focus riguarderebbe la Vigilia di Natale e il 25 dicembre (magari anche il Capodanno) dove si aprirebbe a riunioni familiari con pochi intimi, rispetto delle regole, utilizzo delle mascherine e rispetto delle distanze interpersonali. La novità più corposa riguarda la possibile cessazione del così detto "coprifuoco".

Il termine che non piace a tutti indica il divieto di circolare, senza motivazioni adeguate, tra le 22 e le 5 del mattino, attualmente valido in tutto il Paese. La regolamentazione di ciò che accadrà potrebbe essere delineato da un Dpcm in cui ci saranno raccomandazioni sul numero massimo di persone che si potrà coinvolgere nelle tavolate natalizie. Un'indicazioni generica e solo numerica, senza riferimenti al tipo di legame. Proprio quest'ultimo punto, il riferimento alla parentela, non sarebbe affatto considerato da Conte. L'allentamento delle misure tra qualche settimana resta vincolato, però, ad alcuni parametri, tra cui la prosecuzione dell'abbassamento dell'indice Rt.