Il nuovo Dpcm sta per arrivare. Come annunciato dal presidente Giuseppe Conte sarà articolato in tre livelli di rischio in base alla situazione epidemiologica di ogni regione in relazione al sistema sanitario, e si dovranno disporre chiusure ad hoc. Ci saranno perciò aree del paese che vedranno la serrata di attività come centri estetici e negozi non essenziali. Un po' come era già avvenuto durante il lockdown primaverile ed è già noto che occorrerà attivarsi per ristorare sotto il profilo economico tutte quelle attività che pagheranno dazio le disposizioni delle chiusure.

L'unica differenza sta nei parrucchieri che resteranno aperti.

Si arriverà quindi a tre zone: verde, arancione e rossa.

Dcpm anti-coronavirus: la zona verde

La zona verde dovrebbe comprendere:

  • Provincia autonoma di Trento,
  • Friuli Venezia Giulia
  • Veneto
  • Emilia Romagna
  • Toscana,
  • Marche
  • Umbria
  • Lazio
  • Abruzzo
  • Molise
  • Basilicata
  • Sicilia.

Per queste zone varranno le misure base che riguarderanno tutto il territorio nazionale.

  • Centri commerciali chiusi nel weekend, al netto delle attività essenziali al loro interno come gli alimentari, i negozi di igiene per la persona i tabacchi.
  • Divieto di circolazione (definito per convenzione coprifuoco) dalle 21 (forse 22) per le strade, se non per comprovati motivi di necessità o lavoro
  • Didattica a distanza al 100% per gli studenti delle superiori
  • Impossibilità dei trasporti pubblici a viaggiare se affollati oltre il 50% della loro capienza
  • Chiusura per musei e mostre

Dpcm: la zona arancione comprende tre regioni

La zona arancione è quella che prevede un livello intermedio di rischio e comprende tre territori:

  • Puglia
  • Campania
  • Liguria

Le misure:

  • Bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie dovranno cessare la loro attività al pubblico, con l'unica possibilità di effettuare consegna a domicilio.
  • Tutte le restrizioni citate per la zona verde valgono anche per la zona arancione.

Zona rossa: le restrizioni si fanno più stringenti

A preoccupare maggiormente è la situazione epidemiologica di quelle regioni che saranno collocate nella zona rossa.

Ci sono i territori che, ad oggi, presentano il trend di crescita peggiore della curva, sia al nord che al sud come ad esempio in Calabria. Quest'ultima non ha tantissimi casi in valore assoluto, ma il loro aumento e le riserve sulla tenuta del fragile sistema sanitario impongono prudenza al governo.

Le aree interessate sono perciò:

  • Calabria
  • Piemonte
  • Lombardia
  • Provincia Autonoma di Bolzano

Per queste aree del Paese si va verso misure particolarmente stringenti:

  • La didattica a distanza sarà prevista a partire dalla seconda media. Il limite per andare fisicamente a scuola riguarderà coloro i quali frequentano la prima media.
  • Bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie chiuderanno, come previsto dalla zona arancione con l'eccezione della consegna a domicilio.
  • Restano aperte le industrie.
  • Ipotesi spostamento con autocertificazione: oltre al coprifuoco che vale per tutto il territorio nazionale, la necessità di spiegare la circolazione potrebbe richiedere una dichiarazione scritta come avveniva durante il lockdown. Su questo punto è ancora aperto il dibattito, considerato che secondo Repubblica Conte vuole la libera circolazione di giorno.