La Campania deve attendere ancora prima di diventare gialla e, con un'ordinanza regionale, sceglie ancora una volta la linea rigorista. L'obiettivo è tenere sotto controllo gli arrivi da altre regioni, dato che, come ogni altra regione dal Sud, potrebbe essere interessata da un'importante ondata di persone che tornano a casa. Controlli stringenti e test saranno organizzati nei punti cruciali per la movimentazione delle persone. Confermato, inoltre, il divieto di raggiungere le seconde case.

Coronavirus: controlli serrati in Campania

A disciplinare la strategia di contenimento anti-coronavirus è l'ordinanza numero 96 della Regione Campania.

Le disposizioni sono, come detto, allineate ad una scelta rigorista. Sono stati così annunciati controlli rigorosi su snodi cruciali del trasporto come l'aeroporto di Napoli Capodichino e le principali stazioni ferroviarie del territorio. L'obiettivo è mettere in campo strumenti finalizzati alla limitazione della mobilità generale e tra i Comuni. L'ordinanza emanata ha valenza dal 12 dicembre al 7 gennaio. Tra i mandati dati alle Asl c'è quello di provvedere a rilevazioni a campione della temperatura corporea nell'aeroporto, nelle stazioni di Napoli, Napoli-Afragola, Salerno, Caserta, Benevento, Agropoli, Vallo della Lucania e Sapri. Qualora il dato superi i 37,5 gradi i viaggiatori saranno sottoposti a screening con test diagnostico a cui, in caso di positività seguiranno test molecolari.

Nell'ordinanza si chiede, inoltre, alle autorità di rafforzare i controlli.

Divieto di recarsi nelle seconde case: ma per la zona gialla c'è da attendere

Nell'ordinanza diffusa dalla Regione Campania è stato puntualizzato il divieto di recarsi nelle seconde case. La sensazione è che il divieto sia arrivato in funzione di quella che è la facoltà lasciata dal Dcpm per le zone gialle.

Con esclusione dei giorni di Capodanno, Natale e Santo Stefano, infatti, agli italiani è stata data facoltà di raggiungere residenze diverse da quelle principali, a patto che esse siano all'interno dei confini regionali.

Questo, stando a quanto disposto dall'ordinanza in questione, non sarà possibile in Campania.

Attenzione, però, perché la regione è ancora in area arancione, dunque è vietato uscire persino dai limiti comunali senza comprovati motivi legati a lavoro, salute o necessità.

La Campania dovrebbe diventare zona gialla dopo il 20 dicembre, in ragione dei tempi tecnici necessari per una nuova valutazione della situazione epidemiologica. Nel momento in cui la Campania sarà gialla potranno riaprire le attività di ristorazione, seppur solo dalle 5 alle 18. Negli altri orari resterebbe consentito l'asporto e la consegna a domicilio.