Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni vedono il Mes come il fumo negli occhi, anzi come "una trappola per topi". Un pensiero ribadito dalla leader del partito del centrodestra in un'intervista. Nell'occasione ha puntato il dito contro il Movimento 5 Stelle per aver, in larga parte, a suo dire rinnegato quelli che erano i propri cardini del programma di governo.

Si è votato sulla riforma del Mes

Nei giorni scorsi è arrivato il via libera da parte del Parlamento italiano ad una riforma del Mes. La novità più consistente è stata l'introduzione della possibilità di utilizzare i soldi del Mes per sostenere le banche della zona euro.

Il Mes o Fondo Salva Stati rappresenta quel sistema da cui si possono attingere linee di credito finalizzate a sostenere stati in difficoltà. Non a caso negli ultimi mesi a lungo si è discusso della possibilità che l'Italia potesse contare sul Mes per ottenere un prestito per dare ristoro alla propria Sanità. Una possibilità al momento non colta, poiché in molte forze politiche alberga una certa resistenza da accettare quelle che sono le condizionalità, sebbene per il sostegno sanitario ci potrebbero essere in campo situazioni eventualmente diverse da quelle standard.

Proprio le condizionalità vengono viste da alcuni, come nel caso di Fratelli d'Italia, come un possibile attentato alla sovranità nazionale.

Il principio, molto semplificato, è che, secondo loro, accettare il prestito equivale a prendere in considerazione l'ipotesi di andare incontro al rischio di situazioni dove qualcuno potrebbe dettare l'agenda Politica ed economica nazionale.

Mes, Meloni punta il dito contro il M5s

"Il Mes - ha detto Meloni, utilizzando slogan più che dati - è una trappola per topi.

Un modo per commissariare l'Italia e per provare una specie di cura greca: taglio dei servizi, taglio dei salari, taglio delle Pensioni, introduzione della patrimoniale".

Il velato riferimento è al fatto che un'eventuale accettazione del Mes farebbe, almeno nella ricostruzione di Giorgia Meloni, da apripista all'ingresso nelle scelte italiane di volontà esterne, in grado di mettere in campo politiche di austerity per risanare i conti.

Duro anche il commento sulle riforma: "Peggiorativa. Serve a salvare le banche tedesche con i soldi degli italiani e serve a introdurre un principio drammatico come quello di essere obbligati a ristrutturare il proprio debito in caso di accesso al Fondo".

"Il M5S - ha proseguito - ha tradito: non lo dico io, lo dicono i tanti coraggiosi parlamentari del Movimento 5 Stelle, che in aula si sono alzati per ricordare quello che prevedeva il loro programma di governo e per votare in dissenso dal loro gruppo che si è completamente venduto al Pd".

Occorre comunque precisare che per andare a valutare le possibili conseguenze delle condizionalità del Mes, occorre prima accedere al Fondo. Al momento l'Italia non lo ha fatto e va considerato solo come ipotesi.