La crisi di governo è ufficialmente aperta, anche se ancora non si capisce bene quale sbocco avrà. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte salirà al Quirinale per dimettersi? Si terranno presto nuove elezioni? Oppure il premier riuscirà a puntellare la sua maggioranza dopo l’addio della pattuglia renziana di Italia Viva? Per il momento sul piatto della diatriba Politica rimangono solo le dimissioni delle due ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, oltre a quella del sottosegretario Ivan Scalfarotto, annunciate da Matteo Renzi durante la conferenza stampa di mercoledì scorso.
Chi invece sembra non avere dubbi sull’esito di questa crisi di governo al buio è Marco Travaglio. Il direttore del Fatto Quotidiano punta nuovamente al bersaglio renziano, definendolo un bugiardo e rallegrandosi perché, chiosa nel suo editoriale, “finalmente te ne vai”.
La crisi di governo vista da Marco Travaglio
Se, come appena accennato, al momento non si vede ancora la luce in fondo al tunnel della crisi di governo, chi riesce almeno a intuire uno spiraglio è Marco Travaglio. Il direttore del Fatto, dopo le ore drammatiche della conferenza stampa di Renzi e del successivo consiglio dei Ministri, decide di parlare dell’argomento del giorno anche nel suo consueto editoriale. “Finalmente te ne vai”, così Travaglio si rivolge fin dal titolo al suo avversario politico, permettendosi di citare il titolo di un brano di Renato Zero uscito nel novembre scorso.
Travaglio: ‘Renzi apre crisi di governo perché gli sta sulle pa… Conte’
Secondo Travaglio, il leader di Iv, durante la sua conferenza stampa, avrebbe parlato “tre ore senza dire nulla, se non che apre la crisi di governo perché gli sta sulle pa… Conte”. Un giudizio tranchant al quale il giornalista aggiunge il carico, accusando Matteo Renzi di mentire “da 10 anni ogni volta che respira”.
Insomma, Renzi durante la sua vita politica avrebbe “tradito tutti quelli che hanno fatto patti con lui”. La sua colpa, poi, è anche quella di aver sempre “tuonato” contro i piccoli partiti, salvo poi fondarne uno tutto suo per dare di fatto vita ad una “dittatura della minoranza”.
‘Renzi come Attila di Abatantuono’
Ma l’invettiva di Travaglio non finisce qui perché, a suo modo di vedere, Renzi avrebbe “rottamato qualunque cosa abbia toccato”, come se fosse un novello Attila flagello di dio, quello però interpretato dall’attore Diego Abatantuono, ironizza il giornalista.
Per non parlare di molti volti noti del giornalismo italiano “che sdraiati ai suoi piedi salutavano in lui il sole dell’avvenire, salvo scoprire che era il sòla”. E, dopo aver rottamato anche il Pd, fa notare Travaglio, ora Renzi fa la stessa cosa con Conte, provocando questa crisi di governo proprio “nel bel mezzo della pandemia e della strage da Covid”. Ma la lista delle accuse mosse dal giornalista al leader di Iv è quasi infinita, compresa quella di aver avuto un abboccamento con Matteo Salvini.