Nuove regole a partire dal 7 genanio? Sembra proprio di si. Alle innumerevoli indiscrezioni che si stanno rincorrendo nelle ultime ore, si aggiungono le parole del ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia. Subito dopo l'Epifania andrà a cessare la validità del Decreto Natale e tornerebbero in vigore le regole contenute nel Dpcm attivo dallo scorso 4 dicembre.
Il rischio è che, però, le zone gialle non rappresentino presidi sufficienti per contrastare quella che potrebbe essere una ripresa dell'epidemia, segnalata da alcuni dati poco confortanti arrivati nelle ultime ore.
Dalle parole del ministro non è arrivata alcuna conferma ufficiale, ma solo dichiarazioni che indicano che la strada intrapresa sarà quella della prudenza e delle limitazioni. "Sarà - ha detto in un'intervista a Il Gazzettino in riferimento a cosa attendersi a partire da giovedì 7 - ancora l'Italia che protegge la salute, quella del rigore della serietà".
Nuove regole, Covid sarò comunque contrastato sempre le zone: attesa per colore regioni
C'è attesa per capire cosa accadrà dal 7 all'8 gennaio. Alcune regioni potrebbero abbandonare la zona gialla, sulla base di dati che cominciano ad innalzare il livello d'attenzione. Il riferimento va, in particolare, a Calabria, Liguria, Lombardia e Veneto.
Boccia, però, pone ancora fiducia nel sistema della tripartizione cromatica del territorio. "Scattano - ha precisato - le misure e le restrizioni in base all'andamento dei contagi". Il ministro ha messo in rilievo come, ad oggi, si guardi con particolare attenzione non solo il numero assoluto dei contagi, ma anche i tempi di ripresa.
Viene, infatti, valutato il rischio che l'azione di alcune varianti, con una più rapida diffusibilità, possano in qualche modo accelerare i tempi di creazione di una situazione drammatica e questo renderebbe necessario giocare d'anticipo.
"Alcune zone del Paese - ha precisato Francesco Boccia - devono prepararsi a conservare limiti alla circolazione, è un fatto inevitabile per quanto sgradito a tutti, a cominciare dal governo".
Fin qui nulla di nuovo. Tuttavia, si inizia a farsi strada l'ipotesi che nei prossimi giorni, in particolare nel prossimo weekend dell'8 e del 9 gennaio, possa essere determinata la zona rossa o arancione nazionale.
Boccia non si sbilancia, ma dalle sue parole emergono indizi che forse possono essere significativi. "Limitare gli spostamenti - ha detto - sarà ancora necessario così come mantenere le restrizioni nei giorni festivi, ma le misura territoriali hanno funzionato e continueranno a caratterizzare i prossimi provvedimenti".
Riaperture bar e ristoranti in serata e coprifuoco? Le parole di Boccia
Niente da fare, inoltre, per l'abolizione del coprifuoco alle 22 (fino alle 5) e del divieto di operare in loco per bar e ristoranti in zona gialla oltre le 18.
"Le limitazioni di orario - ha detto il ministro - sono misure sofferte, ma essenziali per la sicurezza sanitaria del Paese".
L'esponente del governo ha messo in rilievo come limitazioni di questo tipo rientrino nel modus operandi scelto da quasi tutta Europa per fronteggiare il contagio, sottolineando come scelte di questo tipo abbiano evitato migliaia di morti. Boccia ha, inoltre, parlato di "debito di riconoscenza" che il Paese ha nei confronti delle categorie più penalizzate dalle disposizioni e ha rinnovato l'impegno dell'esecutivo a mettere in campo ulteriori risorse per aiutarli in questa fase particolarmente complicata.
Mancano ormai pochi giorni al prossimo 7 gennaio e dunque presto si avrà chiaro l'orientamento definitivo del governo.