L’uomo del momento, dopo il Presidente del Consiglio Mario Draghi, è sicuramente il portavoce dell’ex Primo Ministro Giuseppe Conte, Rocco Casalino. In questi giorni, dopo aver lasciato il proprio incarico a Palazzo Chigi, è concentrato nella promozione del suo libro autobiografico “Il Portavoce, la mia storia”, pubblicato da Piemme.
La sua campagna di promozione del testo lo vede rispondere a diverse testate giornalistiche e televisive, dove racconta dei diversi attacchi feroci avuti per il suo passato televisivo al Grande Fratello del 2000. Una partecipazione alla trasmissione, allora condotta da Daria Bignardi, arrivata, a detta sua, per abbattere la propria timidezza.
“La tv mi sembrava un'occasione unica per poter guadagnare qualcosa che mi desse la libertà di scegliere e poteva anche diventare un trampolino di lancio per altre opportunità, per emergere. Succedeva al Costanzo Show. Sarebbe accaduto anche con il Gf” ha dichiarato Casalino.
Rocco Casalino portavoce di Giuseppe Conte
Casalino ha raccontato l’aneddoto del famoso “Giuseppi” di Trump, affermando che da parte dell’allora Presidente degli Stati Uniti non c’era nulla di denigratorio. “No, assolutamente no, anzi era diventata una cosa molto divertente, che nacque al G7 in Canada. Lui continuava a dire ‘Giuseppi’, perché forse gli veniva più facile e credo glielo abbia anche detto. Mi pare che una volta, in una riunione con tutti gli altri leader, Trump ad alta voce, disse proprio Giuseppi, senza nessun intento denigratorio”.
- racconta Rocco Casalino alla trasmissione radiofonica di Radio 1 “Un giorno da Pecora” condotto da Geppi Gucciari e Giorgio Lauro.
Alla trasmissione “Di Martedì” di Giovanni Floris si è difeso dalle critiche del conduttore sull'organizzazione delle dirette Facebook e delle conferenze stampa di Giuseppe Conte, spesso allestite in notturna.
Dichiarando e rivendicando, che la scelta è stata fatta per esigenze pandemiche, considerando che era l’unico modo per “arrivare a tutti in orari di massimo ascolto".
Sulla persona del suo ex Presidente, Casalino fa solo complimenti: "Pieno di etica e morale propria. Io credo che Conte abbia rappresentato appieno le istituzioni.
Vorrei che vedeste le immagini di come veniva accolto all'estero". Dichiarando inoltre che per la caduta del Governo Conte II sono da incolpare Matteo Renzi e Matteo Salvini: "Entrambi hanno fatto cadere un governo per ragioni di partito e non per interesse generale. La stabilità all'estero è un valore assoluto. Se fosse successo in Germania, non li avrebbero perdonati".
Rocco Casalino e il Movimento 5 Stelle
L’ex portavoce di Giuseppe Conte ha anche raccontato della sua esperienza con il Movimento 5 Stelle e di come: "arrivavamo dal niente, senza esperienza, siamo stati accolti male dalla stampa". Una storia che è incominciata con la militanza nel 2011 e l’ha visto candidarsi alle regionali del 2012 in Lombardia, ritirata successivamente per le diverse contestazioni web dei sostenitori dello stesso Movimento 5 Stelle.
In seguito alle Elezioni politiche del 2013, viene ingaggiato da Claudio Messora, responsabile della comunicazione al Senato dei 5 Stelle, come suo vice. Con le successive elezioni Europee del 2014, il passaggio di Messora, come responsabile della comunicazione del gruppo Europeo lo porta a prendere le redini delle comunicazioni al Senato della Repubblica. Diventando, inoltre, "coordinatore della comunicazione nazionale, regionale e comunale del Movimento 5 Stelle".
Durante la trasmissione di Lilli Gruber, Otto e mezzo su La7, Casalino riguardo le dinamiche interne dell’attuale Movimento 5 Stelle, tenendo a lanciare una frecciatina a Alessandro Di Battista, afferma: "È troppo facile andare via adesso che il Movimento è in difficoltà, quando era al 33 per cento tutti stavano dentro”.
Sulla creazione del nuovo inter-gruppo parlamentare formato dal Movimento 5 Stelle, dal Partito Democratico e da Liberi e Uguali, vede spiragli di una leadership unitaria sulla persona di Giuseppe Conte, ma in realtà immagina ben altri futuri all'ex Primo Ministro, augurandogli di “vederlo a capo del Movimento".
Casalino e il suo futuro
Riguardo il suo avvenire, apre a un futuro in Politica: "Candidarmi? Non lo so, ci sto pensando. Se non sono parlamentare, è perché mi sono ritirato”. Così commenta il suo futuro in politica durante la trasmissione “Porta a Porta” di Bruno Vespa.
C’è chi lo vede alla conduzione di un programma televisivo, come riferisce la testata giornalistica il “Tempo”: “Magari proprio a Mediaset”. In questo momento continuano le ospitate televisive, solo il tempo ci dirà cosa farà l’ex portavoce di Giuseppe Conte, il presente ci racconta che è il momento di presentare il proprio racconto.