"È una cosa che non farà mai. Non fa parte del carattere". Ne è sicuro Augusto Minzolini. La firma de Il Giornale evidenzia con il sorriso come una rinuncia di Giuseppe Conte come possibile soluzione alla crisi di governo non è un'ipotesi da contemplare. "Vi vedo - ha detto Myrta Merlino - molto convinti di questo attaccamento di Conte alla poltrona, non so perché".

L'ara che tira, si parla della partita che potrebbero giocare Renzi e Conte

Questa è la fase in cui si inizia ad ipotizzare un Conte ter. Quello in cui potrebbe essere accolto un nuovo cronoprogramma per l'esecutivo sulla base di un accordo con Italia Viva, ma che vedrebbe ancora il premier pugliese al timone.

Diventa, però, significativo ciò che verrà fuori dalla mediazione tra Pd, Movimento 5 Stelle e la possibile ala renziana della maggioranza. Quanto essere ago della bilancia peserà nell'economia del potere contrattuale di Italia Viva? A parziale risposta di questo interrogativo arriva l'analisi di Augusto Minzolini. "Ora - ha specificato - Renzi è forte, molto forte. Quando arriverà Conte sarà meno forte".

Un pensiero che nasce anche da quella che, nell'analisi del giornalista, è una ricostruzione relativa al modus operandi avuto da Giuseppe Conte da presidente del Consiglio. "Rinvia, rinvia, rinvia" ha sottolineato Minzolini.

Governo, Minzolini: 'Se soluzione vivacchiare, sconfitta per tutti'.

Da questo presupposto deriva il punto di vista su quella che potrà essere l'evoluzione della forza di Renzi all'interno della maggioranza. "Sarà meno forte - ha spiegato - anche perché nel momento in cui tu chiudi ora il contratto, non immagino che Renzi possa pensare tar tre mesi di fare un'altra crisi.

È forte adesso, subito dopo non lo è".

Il rischio, in sostanza, è che si possa arrivare ad un governo cambiato, ma con poche novità sostanziali. "Tu - ha spiegato Minzolini - devi dare un minimo di discontinuità". "Se - ha precisato - hai da una parte Conte non puoi avere Gualtieri all'Economia. Altrimenti ritorniamo esattamente nella situazione di prima e questo è un problema che si pone anche con il Pd.

Altrimenti il Pd che ruolo ha nel prossimo governo Conte ter?"

Proprio il ministero dell'Economia è una delle posizioni più calde in vista della gestione del Recovery Plan e l'idea di avere discontinuità potrebbe generare anche l'idea di assegnarla a un nuovo esponente. Ed è chiaro che che non è detto che il Pd approvi l'ipotesi di perdere una casella chiave in ragione della necessità di avere sostegno al governo.

Tuttavia, al momento, quella di Gualtieri, pur al centro di previsioni di toto-ministri, così come quella di tante altre figure apicali dei dicasteri ha un futuro tutto da definire e le uniche idee che ci sono restano nel campo delle ipotesi.

"Questa crisi - ha proseguito Minzolini - aveva un senso se tu avevi un salto di qualità.

Se tu andavi oltre".

"Nel momento - ha chiosato il giornalista - in cui fai una crisi all'improvviso dicendo che non si poteva fare perché eravamo in piena emergenza e la soluzione, dopo che tu l'hai rinviata per questo senso di responsabilità, è ancora vivacchiare. Io dico che sia una sconfitta per tutti, sia da una parte che dall'altra".