Prosegue in queste settimane in tutta Italia la raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare intitolata "Norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti", promossa dal comune toscano di Stazzema e da AnagrafeAntifascista.
Annunciata sulla G.U. n. 260 del 20 ottobre 2020, la raccolta firme continua in ogni Comune italiano e si concluderà il 31 marzo. Tutte le informazioni sono disponibili su anagrafeantifascista.it.
Continua la raccolta firme
Sono necessarie 50.000 firme per raggiungere l'obiettivo e poter portare la proposta di legge in Parlamento,e Maurizio Verona, sindaco di Stazzema, si dichiara fiducioso poiché l'iniziativa negli ultimi giorni sta raccogliendo sempre più consensi anche tra diversi personaggi di spicco. Ad esempio il regista e attore premio Oscar Roberto Benigni ha dichiarato che durante il suo tour sulla lettura della Divina Commedia, in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante, coglierà l’occasione per promuovere la raccolta firme.
A fine gennaio, il sindaco Verona ha dichiarato: "Abbiamo inviato il modulo a tutti i municipi italiani, ad oggi stiamo coprendo circa il 90% delle amministrazioni e i numeri sono in crescita.
I cittadini possono recarsi nel proprio palazzo comunale, agli uffici Urp o all’anagrafe elettorale, dipende dalle disposizioni, ma per qualsiasi informazione basta contattare il comune di residenza”.
La proposta nel dettaglio
Non è certo la prima volta che leggi simili vengono proposte e l'apologia al fascismo è già condannabile legalmente, ma questa proposta di legge nello specifico si concentra nel condannare i mezzi di propaganda dell'ideologia fascista e nazista, con particolare attenzione all'uso dei social che sono al giorno d'oggi la maggiore fonte di informazioni.
La proposta, che si divide in due articoli, mira a "perseguire l’esposizione di simboli inneggianti al fascismo e al nazismo, anche sotto la veste apparentemente innocua di gadget e oggettistica. Inoltre chiunque propaganda i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.
La pena è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici”.
Il revisionismo storico
Il 'Rapporto Italia 2020' dell’Eurispes evidenzia che dal 2004 ad oggi il numero dei negazionisti della Shoah è aumentato del 577%: erano solo il 2,7% e oggi sono il 15,6%. Numeri legati anche al revisionismo storico, attuato da gruppi (politici e non) che lanciano odio e raccolgono seguito sia sui social che nella vita reale. La proposta di legge promossa dal comune di Sant'Anna di Stazzema cerca di porre un freno anche a questa situazione.