Dal 15 marzo molte regioni italiane sono in zona rossa e stanno vivendo di nuovo un periodo di lockdown. La consapevolezza di essere in piena terza ondata, il conseguente aumento dei casi di Coronavirus e la criticità per gli ospedali e le terapie intensive sono le condizioni che hanno portato il Governo Draghi a decidere di far passare in zona rossa alcune regioni italiane che prima erano in quella arancione o addirittura gialla.
La situazione, però, continua ad aggravarsi. Il 19 marzo dovrebbe esserci un nuovo monitoraggio sulla cui base si potrebbero o meno verificare alcuni cambiamenti e per alcune province italiane, in particolare della Toscana, c'è il rischio di un peggioramento.
Zona rossa da valutare per Arezzo e Grosseto
Il Presidente della Regione Toscana, Giani, ha comunicato che ci sono due province che rischiano di andare in zona rossa. In queste ore, infatti, si sta parlando della situazione di gravità della provincia di Grosseto dove nella giornata del 18 marzo sono stati comunicati ben 100 casi. Di questi, 68 si sono verificati nella città di Grosseto, gli altri sono divisi tra Follonica (7 casi), Orbetello (6 casi), Roccastrada (4 casi) e Castiglione della Pescaia (3 casi).
Per quanto riguarda la provincia di Arezzo, anche qui gli ultimi numeri di contagiati rilevati sono alti: sono, infatti, 195 in tutta la provincia. In modo più dettagliato si hanno 62 casi per Arezzo città, 15 per San Giovanni, 13 per Laterina e 13 per Bibbiena e via a seguire.
Sono numeri che, quindi, potrebbero determinare un passaggio alla zona rossa e su cui si potrebbe decidere nelle prossime ore.
La regione Toscana, a parte le zone indicate, nel suo complesso potrebbe, comunque, restare in zona arancione. I casi che fanno riferimento alla giornata del 18 marzo sono 1513: si denota, quindi, un aumento rispetto ai giorni passati che, però, non dovrebbe causare un peggioramento.
Si conferma la zona rossa per molte regioni
Sulla base degli ultimi dati nazionali e divisi per regione, la tendenza di cui si parla è quella di confermare la zona rossa per la maggior parte delle regioni che già vi si trovano, a meno che non ci siano novità dopo il monitoraggio del 19 marzo da cui arriveranno, quindi, le decisioni finali.
Al rischio già accennato per la Toscana di un peggioramento, si può intanto aggiungere quello relativo alla Calabria e alla Valle d'Aosta, rispetto alle quali pure, però, si attendono valutazioni ufficiali riguardo una eventuale sistemazione in rosso. La situazione del Molise, infine, è quella di una regione che sta sperando di tornare in zona arancione e di poter limitare le restrizioni. L'unica in bianco dovrebbe, quindi, restare ancora solo la Sardegna.