Intorno alla prima metà del mese di ottobre, così come previsto dal nuovo decreto 'Green Pass', l'obbligatorietà del certificato verde da esibire verrà estesa anche ai dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, in ossequio alla volontà dei Ministri della P.A., Renato Brunetta, e della Sanità, Roberto Speranza, con il placet del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e con una sorta di stabilità ad hoc da parte delle forze di maggioranza, nonostante i malumori leghisti. Per tutti coloro i quali in determinati luoghi sono già obbligati a mostrarlo, l'estensione del Green Pass coinvolgerà anche titolari e dipendenti di determinate attività.

Per il momento rimane escluso dall'obbligo il settore privato e si discute per definire i costi dei tamponi

Il nuovo decreto dovrebbe entrare in vigore entro la prima decade del mese di ottobre, accorpandolo a quanto già previsto per i lavoratori che prestano servizio presso le Rsa. Giova ricordare che il certificato verde viene concesso a chiunque abbia ricevuto la prima dose di vaccino Anti-Sars Cov2, a partire dalla seconda settimana dall'inoculazione, oppure la seconda; a chi sia risultato guarito dal virus nell'arco dei nove mesi previa richiesta di Green Pass, e a chiunque si sia sottoposto a tampone rapido antigenico o molecolare con esito negativo, non oltre 48 ore prima. Per i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, secondo la linea operativa tracciata dal Ministro Brunetta, scatterà il progressivo rientro al lavoro in presenza, limitando fino alla totale eliminazione il tanto discusso smart working.

Ragion per cui, si rende imprescindibile estendere l'obbligo di esibire la certificazione verde sul posto di lavoro.

Volgendo lo sguardo al mondo della ristorazione, la novità contenuta nel nuovo decreto Green Pass vedrebbe l'obbligatorietà di mostrare il documento anche per titolari e dipendenti di attività commerciali dove i clienti già potevano accedervi solo se in possesso di tale requisito.

Nel settore della cultura e dello spettacolo, l'estensione del Green Pass obbligatorio coinvolgerà anche dipendenti di cinema, teatri e sale di concerto, ma anche parchi tematici e personale di eventi fieristici e convegni. Nelle palestre, piscine e nelle Rsa anche chi presta servizio dovrà esibire regolare certificazione verde anti Covid, che al momento viene richiesta ai soli clienti.

Stesso discorso per i lavoratori di bar e sale giochi.

Per i trasporti, in cui i passeggeri sono obbligati a esibire il Green Pass, su treni a lunga percorrenza, navi e aerei, il nuovo decreto includerebbe l'estensione della certificazione anche per chi è impiegato in tali categorie di mezzi di trasporto. Quella che rimane in via di trattativa, ma per il momento rimandata, è la decisione riguardo il settore privato e la possibilità di introduzione del Green pass obbligatorio anche per chi vi lavora. Confindustria e le varie associazioni sindacali premono per una rimodulazione dei costi dei tamponi per quei dipendenti che non volendo vaccinarsi, sono dovuti a sottoporsi ad accertamento diagnostico ogni 48 ore, non ritenendo adeguate le riduzioni già apportate. Sicuramente, il Governo che punta a una immunizzazione che si avvicini alla totalità della popolazione vaccinabile, difficilmente deciderà di farsi carico dei costi dei tamponi dei lavoratori.