Nella giornata di questo martedì 7 settembre, sono stati bocciati dalla Camera dei Deputati, con scrutinio segreto, gli emendamenti soppressivi del dl green pass, presentati da Fratelli d'Italia. La votazione ha visto il seguente esito: 260 no, 59 sì e 82 astenuti. Secondo quanto affermato al momento delle dichiarazioni di voto le astensioni sono pervenute dalla Lega, mentre a favore si sono espressi FdI e "Alternativa c'è"
Intanto, il governo si prepara a espandere l'uso del green pass ad altri ambiti lavorativi, oltre a quelli già previsti, con il supporto dei sindacati e di Confindustria.
Rimane l'obbligo della certificazione verde
Di conseguenza, con la bocciatura da parte dell'Aula della Camera degli emendamenti volti a sopprimere l'articolo 3 del primo dl green pass, rimane in vigore l'obbligo di mostrare la certificazione verde qualora ci si rechi a mangiare in bar o ristoranti al chiuso, oltre che per i cinema, teatri, fiere e altre situazioni elencate nel provvedimento che è entrato in vigore lo scorso 6 agosto 2021.
Inoltre, resta per i titolari e gestori l'obbligo di verificare che l'accesso del pubblico alle attività avvenga secondo le norme stabilite.
Confindustria approva l'obbligo del green pass
Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, ha dischiarato, durante l'undicesimo Forum di Confindustria-Bdi, di essere favorevole all'obbligo vaccinale ed ha aggiunto che: "C'è la necessità importante di mettere in sicurezza i luoghi di lavoro.
Lo strumento che abbiamo è il green pass e quindi per noi è fondamentale che il governo assuma il provvedimento di rendere obbligatorio il green pass sui luoghi di lavoro."
Il leader della Cisl, Luigi Sbarra, a seguito dell'incontro tra Confindustria e sindacati, ha espresso la sua opinione in merito all'uso del certificato verde sui posti di lavoro, sostenendo che: "Abbiamo dato la nostra disponibilità a discutere nel merito, in caso di legge sull'obbligo del green pass, a patto che i costi non ricadano sui lavoratori."
Verso un'estensione nell'impiego del green pass
Nella giornata di ieri, 6 settembre 2021, si è svolto a Roma il G20 Salute a cui ha partecipato Roberto Speranza, il ministro della salute.
Nel corso dell'incontro, sono emerse questioni estremamente rilevanti: la possibilità di effettuare in Italia, a partire dal mese di settembre, una terza dose di vaccino anti-covid per coloro che sono considerati fragili, anziani e personale sanitario. Inoltre è stato siglato il Patto di Roma che approva l'accesso ai vaccini per tutta la popolazione mondiale, con lo scopo di raggiungere il 40% di immunizzati entro l'anno.
Durante il G20, il ministro Speranza ha confermato il progetto di cui si sta parlando da diversi giorni, ovvero quello di espandere il green pass ad altre categorie lavorative oltre a quelle già prese in considerazione, dichiarando che: "A breve ci sarà l'estensione del green pass. C'è una discussione in corso, che avverrà anche nei prossimi giorni, che ci porterà a determinazioni che ci consentiranno di estendere la campagna vaccinale, penso all'estensione del green pass ed altre ipotesi per rafforzare la campagna vaccinale."
Infatti, fonti ministeriali prevendono che giovedì prossimo, dopo la cabina di regia in programma, dovrebbe giungere sul tavolo del consiglio dei ministri un decreto legge, composto da un singolo articolo che prevede di espandere l'obbligo della certificazione verde anche ai dipendenti della pubblica amministrazione e al settore privato.