La Guerra in Ucraina resta sempre al centro del dibattito politico. Ospite del programma L'aria che Tira, su La7, l'ex premier ha parlato del conflitto e di come bisogna evitare che si allarghi ad altri paesi. Oltre a questo, ha parlato anche del rapporto con Mario Draghi, confermando la sua lealtà all'esecutivo, aggiungendo poi che non è intenzione del Movimento Cinque Stelle quella di andare ad elezioni anticipate.

Le parole di Giuseppe Conte

Giuseppe Conte è stato chiaro. Ospite del programma L'aria che tira, l'ex Presidente del Consiglio non ha affermato di non avere nessuna intenzione di ostacolare o fermare l'azione del Governo Draghi, ribadendo semplicemente il diritto del M5S ad essere ascoltato e a portare avanti le sue proposte per l'Italia.

Oltre alla Politica interna, Conte ha toccato il tema della guerra in Ucraina, condannando i disegni "imperialisti" che Putin avrebbe preparato nel corso degli anni. Ha sottolineato, inoltre, come 'Non possiamo permetterci un conflitto allargato'.

Il futuro del governo

Giuseppe Conte fa sapere che i rapporti con Mario Draghi sono buoni e leali, e al momento non è intenzione del M5s andare ad elezioni anticipate. L'ex premier rivendica però che le proposte politiche del Movimento vengano prese in considerazione. Nel corso del suo intervento a L'aria che tira, Conte parla di rapporto corretto e trasparente con l'attuale Presidente del Consiglio.

Nega poi rapporti tesi con Luigi Di Maio e anzi lo elogia in quanto "sta facendo un lavoro di grande impegno" in qualità di Ministro degli Esteri.

Per quanto riguarda i rapporti con il Partito Democratico, questo dipende "dalla capacità di dialogo e dal reciproco rispetto" tra i due partiti. C'è rispetto per Letta, pur essendoci state non poche frizioni, come durante il dibattito sull'aumento delle spese militari.

L'intervento sulla guerra in Ucraina

Sulla guerra in Ucraina, Conte sostiene come l'obiettivo sia chiaro.

"Non possiamo permetterci un conflitto allargato", ha detto l'ex premier, "e tutta la comunità internazionale deve andare in questa direzione". "Il concetto di sicurezza è assolutamente da condividere", sostiene Conte, "il tema è come raggiungerlo". Bisogna quindi evitare una corsa al riarmo, perché altrimenti ci sarebbe un ritorno "alla logica della guerra fredda".

Non mancano poi parole di condanna a Vladimir Putin e all'invasione dell'Ucraina, definita come "un'accelerazione di un disegno neo-imperialista" da parte della Russia. Un progetto che è stato studiato negli anni e che non è affatto "una follia improvvisa". I piani di Putin rischiano di isolarlo e di accelerare alcuni processi, come il recente avvicinamento alla Nato da parte di Svezia e Finlandia.