Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte è intervenuto sul caso Cospito nel corso di una recente intervista a Il Fatto Quotidiano. L'ex premier ha analizzato da vicino la vicenda dell'anarchico italiano in carcere al 41 bis, dopo le recenti polemiche fra FdI e le opposizioni e ha accusato la premier Meloni di essere assente da questo dibattito limitandosi a difendere i suoi colleghi di partito.
Sulla Politica interna Conte è entrato poi nel nodo delle alleanze fra le opposizioni, auspicando che il PD possa avere una linea politica chiara e lineare alla fine del congresso, dicendosi contrario a un campo largo con il Terzo Polo.
Giuseppe Conte interviene sul caso di Alfredo Cospito
Al centro del dibattito dell'ultima settimana è stato il caso di Alfredo Cospito, anarchico che da diverse settimane ha iniziato lo sciopero della fame in carcere per protestare contro il regime di 41 bis a cui è sottoposto. Il caso è finito al centro della polemica parlamentare dopo che, alla Camera, il deputato di FdI Giovanni Donzelli ha utilizzato argomentazioni contro le opposizioni che lasciano intendere una conoscenza di alcune intercettazioni, che gli sarebbero state raccontate dal Sottosegretario alla Giustizia e collega di partito Andrea Delmastro.
Giuseppe Conte sul caso Cospito ha attaccato Fratelli d'Italia per aver avuto una reazione "inaccettabile".
Nell'intervista si è rivolto direttamente a Donzelli e Delmastro che a suo avviso stanno "soffiando sul fuoco" dopo aver accusato l'opposizione di essere vicina ai mafiosi. "È vergognoso", ha detto l'ex premier.
"Un sottosegretario, per ragioni di ufficio, è venuto in possesso di informazioni riservate, anche se non segrete.
Che non sono divulgabili e chiaramente servono a prevenire i disordini nelle carceri e sono utili agli inquirenti per acquisire materiale investigativo. Quelle informazioni le ha passate a un suo compagno di partito, ossia Donzelli, che riveste una carica istituzionale che, a sua volta, imporrebbe massima riservatezza", insomma secondo l'ex premier avrebbe dovuto esserci una gestione diversa di quelle informazioni, considerato che Donzelli ha una carica istituzionale importante come quella di vicepresidente del Copasir.
Non è mancato poi l'attacco a Giorgia Meloni per il suo atteggiamento in questa vicenda: "Meloni è l’assente ingiustificata. Scappa dai giornalisti e si preoccupa più di proteggere i suoi fedelissimi che della sicurezza dello Stato".
Conte e il nodo delle alleanze
Nell'intervista è stato affrontato anche il tema delle alleanze con il Partito Democratico. Il M5S ha scelto - per le imminenti elezioni regionali - di correre nel Lazio in un'alleanza di cui non fa parte il PD. Secondo Conte sarebbe stato il Pd a non volersi confrontare con il Movimento sui programmi e a farsi imporre il candidato da Carlo Calenda. Altrimenti, sottolinea l'ex premier, ci sarebbe stata una soluzione condivisa, come accaduto per le regionali in Lombardia e in Friuli-Venezia Giuilia.
Poi Conte ha speso anche alcune parole sul congresso del PD, pur senza esprimere un giudizio personale sui candidati alla segreteria, Conte ha auspicato che nei prossimi mesi il partito possa avere una linea forte. "Serve linearità e chiarezza di visione", facendo intendere però di non volere un campo largo che includa anche il Terzo Polo di Italia Viva e Azione.
Infine sulla guerra in Ucraina, Conte ha garantito sul fatto che il M5S tornerà in piazza per chiedere una svolta all'attuale escalation militare: "Se ci sarà anche il Pd sarà cosa buona e giusta".