La nuova segretaria nazionale del Partito democratico è Elly Schlein: ha vinto le primarie aperte di domenica 26 febbraio dopo che le primarie nei circoli riservate agli iscritti la davano seconda dietro il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

Sarà la prima donna alla guida del partito nonché, coi suoi 38 anni da compiere, la più giovane segretaria nella storia del Pd. Di seguito approfondiamo la sua biografia.

Chi è Elly Schlein

Nasce nel 1985 nella Svizzera ticinese, da padre statunitense di origini ebraiche, politologo e accademico, e da madre Italiana, docente di diritto pubblico comparato.

Si diploma nel Canton Ticino nel 2004 per poi proseguire gli studi universitari a Bologna, dove si laurea nel 2011 in Giurisprudenza.

Partecipa nel 2008 alla campagna elettorale di Barack Obama come volontaria, e nel 2011 fonda l'associazione studentesca Progrè, un associazione volta a sensibilizzare la realtà carceraria e le politiche migratorie, tenendo annualmente un festival coronato da incontri di esperti e politici chiamato ProMiGrè.

Ambientalista, progressista e femminista, è attivista per la comunità LGBTQI+, anche per la sua dichiarata bisessualità.

Gli esordi nel Partito Democratico

Elly Schlein entra nel Partito Democratico nel 2013, stesso anno in cui organizza, insieme ad altri iscritti #OccupyPD, una campagna di mobilitazione volta a occupare numerose sedi del Partito Democratico per far sentire la voce dei militanti più giovani contrari alla nascita di un governo di larghe intese capeggiato da Enrico Letta (poche settimane dopo la mancata elezione di Romano Prodi alla presidenza della Repubblica), facendosi conoscere così nel partito e nella Politica italiana.

Nel 2014 si candida coi dem alle Elezioni per il parlamento europeo dove viene eletta nella circoscrizione dell'Italia nord orientale. Nel 2015 però abbandona il PD per la sua contrarietà alla linea politica del partito dell'allora segretario e Presidente del Consiglio Matteo Renzi, seguendo il gruppo di Possibile di Pippo Civati.

Decide poi di non ricandidarsi alle europee del 2019.

Da Vice Presidente della Regione Emilia Romagna a Segretaria del Partito Democratico

Nel 2020 si candida con la lista "Coraggiosa" alle regionali dell'Emilia Romagna a sostegno del candidato presidente Stefano Bonaccini, che dopo la vittoria la nominerà Vicepresidente e assessore al welfare.

Sempre nel 2020 esprime il suo dissenso e dichiarerà di votare contro la riforma costituzionale sostenuta dal Governo Conte II, in disaccordo con il suo presidente di regione e la maggioranza dei parlamentari del PD. Nel 2022 si dimette dalla Vicepresidenza della Regione Emilia Romagna a seguito della sua elezione a Deputata come indipendente nella coalizione di centrosinistra.

Nel dicembre successivo si candida ufficialmente alla guida del partito e fa ritorno al PD dopo l'abbandono 7 anni prima. Dopo le primarie nei circoli che la vedevano in seconda posizione dietro il suo ex presidente della regione Stefano Bonaccini, poi vince alle primarie aperte anche ai non iscritti di domenica 26 febbraio. La sua nomina ufficiale avverrà il 12 marzo durante l'Assemblea nazionale del Partito.