Situazione tesa in Moldavia, repubblica ex sovietica tra Romania e Ucraina, e in particolare nella regione della Transnistria: diversamente dal governo centrale, che è europeista, la Transistria, nella parte orientale del Paese, è filorussa e da anni chiede l'indipendenza da Chisinau. Negli ultimi mesi i leader della Transinistria, che ha come autoproclamata capitale Tiraspol, hanno alzato il tiro, fino ad arrivare ad accusare l'Ucraina di aver complottato per uccidere Vadim Krasnoselsky, presidente de facto della regione. Kiev, però, ha smentito qualsiasi coinvolgimento.

La Transnistria, la Moldavia e la Russia

Come dicevamo, la Moldavia è guidata da un governo filo-europeista con una presidentessa donna, Maia Sandu. Nelle scorse settimane, però, migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Chisinau, capitale moldava, per chiedere le dimissioni di Sandu e del suo Governo. Secondo le fonti governative ucraine e moldave, le proteste sono fomentate dal partito filorusso Shor, che fa capo all'imprenditore Ilan Shor, politico moldavo da sempre legato al Cremlino e a Vladimir Putin.

La Transnistria è invece una striscia di territorio lunga 400 km con circa 600mila abitanti, che secondo il diritto nazionale e internazionale è parte della Moldavia, ma è di fatti indipendente da Chisinau e sotto la tutela russa.

In Transnistria infatti dal 1992 c'è un contingente di circa 1500 soldati russi, formalmente in missione di "pacekeeping". La situazione però è ben diversa, il governo di Chisinau teme che la Russia possa utilizzare il piccolo e autoproclamato stato come base per un'invasione in Moldavia, con un colpo di stato.

Dalla Transnistria accusano l'Ucraina: "Sventato un attacco al nostro presidente, c'è la mano di Kiev"

Dopo la recente accusa dei servizi segreti moldavi e ucraini, secondo cui la Russia sta cercando di portare avanti, attraverso le proteste ma non solo, un colpo di stato in Moldavia, arriva la pesante dichiarazione del governo di Tiraspol.

Il dipartimento di sicurezza del capoluogo della Transnistria ha denunciato di aver sventato un attentato al presidente Vadim Krasnoselsky, accusando l'Ucraina di essere il mandante.

Il governo di Kiev attraverso il proprio servizio di sicurezza SBU ha smentito l'accusa, dichiarando che si tratta di macchinazioni di Mosca per destabilizzare la già critica situazione della Moldavia. L'organo di stato ucraino ha dichiaro attraverso un comunicato che "Qualsiasi dichiarazione da parte di rappresentanti della falsa 'Repubblica popolare di Transnistria' riguardante la partecipazione dell'SBU alla preparazione di un attacco terroristico dovrebbe essere considerata esclusivamente come una provocazione orchestrata dal Cremlino".

Dall'UE: 'Continueremo a supportare Ucraina e Moldavia'

Come ribadito nelle scorse settimane dalla presidente della commissione europea, Ursula Von der Leyen, anche dal Consiglio Affari interni arrivano rassicurazioni per la Moldavia. La Commissaria europea agli Affari Interi, Ylva Johansson, ha che "Il nostro focus al momento è supportare Moldavia e Ucraina".

Già da giugno 2022, la Moldavia ha ottenuto lo status di candidato per entrare a far parte dell'Unione Europea, un processo lento e complicato, che la presidente moldava Maia Sandu sta cercando in tutti i modi di accelerare.