Sono giorni intensi sul fronte della guerra tra Russia e Ucraina, con un uovo picco di bombardamenti botta e risposta tra le due parti. Nella giornata di questo sabato 30 dicembre diversi attacchi aerei improvvisi hanno colpito la città russa di Bolgorod, la più vicina al confine ucraino. Sono al momento 18 le persone rimaste uccise, tra cui almeno due bambini, e oltre un centinaio di feriti, che la Russia attribuisce alle forze armate ucraine.

La risposta del governo di Kiev all'attacco russo non si è fatta attendere dopo che venerdì 29 dicembre i droni russi hanno preso di mira diverse grandi città ucraine, dalla capitale Kiev fino a Kharkiv e a Leopoli, in quello che è uno dei raid di più vasta portata dall'inizio del conflitto.

Il bilancio, come comunicato dal presidente ucraino Volodymir Zelensky, è di 39 morti e oltre 160 feriti, nonchè di edifici distrutti e centinaia di sfollati. Inoltre, le autorità russe avevano comunicato di aver abbattuto circa 32 droni negli Oblast' di Mosca, Bryansk, Kursk e Oryol, con il bilancio di un morto e quattro feriti.

Kiev risponde ai recenti raid russi

Il governo del Cremlino ha già fatto sapere che l'attacco alla città di Belgorod non rimarrà impunito. A quasi due anni dall'inizio del conflitto, pochi significativi passi avanti da entrambe le parti sono stati compiuti, dopo un inizio che sembrava far presagire una vittoria lampo di Mosca. Intanto i due governi continuano ad accusarsi a vicenda tra sconfinamenti e responsabilità delle vittime.

Il Cremlino fa sapere all'ONU di non essere responsabile delle uccisioni di civili, in quanto "vengono presi di mira solamente infrastrutture militari". Al contrario, la Russia accusa l'Ucraina di aver bombardato in maniera indiscriminata la città di Belgorod, in cui si registrano anche danni medio-lievi a edifici civili, senza presentare alcuna prova.

Frequenti sono anche gli sconfinamenti durante i massicci attacchi: proprio nella giornata di venerdì 29 dicembre, un missile di probabile fabbricazione russa è entrato nello spazio aereo della Polonia. Mosca ha preso le distanze, ritenendo infondate e da provare tali accuse, in quanto potrebbe trattarsi di un errore da parte dell'offensiva ucraina.

Le forze ucraine hanno riferito inoltre di avere lanciato la notte scorsa oltre 70 droni contro strutture militari sul territorio della Russia, causando "danni significativi" al complesso militare-industriale russo, come riferito da fonti dei servizi di sicurezza di Kiev.