Il Candidato romanosostenuto da Berlusconi alla corsa al Campidogli, Alfio Marchini, intervistato dai microfoni di RTL 102.5dichiara che il candidato del PD, Roberto Giachetti, si vergogna del suo partito tanto da nasconderne il simbolo. Secondo Marchini si tratta di persone chefanno parte della partitocrazia a tempo pieno, che vivono col loro stipendio da parlamentari e"poi si vergognano e fanno finta di essere civici". Secondo il candidato romano dovrebbero mostrare più coerenza e gratitudine nei confronti del Pd che è la loro ragione di esistenza, mentre nascondono il simbolo "come fosse un'onta".

E' un fiume in piena che non fa sconti a nessuno. Dellacandidata del Movimento 5 Stelle, Virginia Raggi, riconosce la simpatia (si sono conosciuti in Consiglio Comunale), ma la considera una candidata "eterodiretta". Denuncia poi una scarsa presenza e partecipazione del partito alle attività del Comune, come ad esempio per l'approvazione del bilancio partecipato e l'anagrafe dei lavori pubblici. Inoltre, continua Marchini, se non fosse intervenuto Casaleggio sarebbero entrati in maggioranza con il Pd e con Marino. "Insomma, dicono di fare la guerra la Pd, ma dal notaio non c'erano". La Raggi, secondo lui, dovrebbe essere meno timorosa e non sfuggire continuamente ai confronti diretti recitando una parte da maestrina che qualcuno scrive per lei.

Non fa sconti neanche alla candidata di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. Per lei varrebbero le stesse critiche mosse al Pd.

Favorevole alleOlimpiadi 2024

Alla domanda sulla candidatura della Capitale alle Olimpiadi 2024 il candidato sindaco berlusconiano, conferma di essere favorevole. Afferma di aver espresso tranquillamente la sua posizione anche al presidente del Coni Malagò e Montezemolo, che avrebbero sbagliato nell'impostazione iniziale della candidatura.

Le Olimpiadi rappresenterebbero un bene per la città. È sbagliato dire che non possiamo avere le Olimpiadi perché c'è un mangia-mangia, come dimostra l'esperienzadel Giubileo del 2000 a cui Marchini dichiara di aver partecipato senza riscontrare fenomeni di corruzione e mala gestione di appalti pubblici. "È complesso, ma Roma ha bisogno di lavoro e di crescita. Rinunciare a priori no. Questa è una città che ha bisogno di prospettive, di lavoro, di crescita economica (...). Voglio capire alla fine cosa vogliono fare", continua provocatorio.