Una Roma descritta come sprecona, avida e dedita all'arte del rubare. La città più bella del mondo, la nostra Capitale, immersa però nella corruzione e nella mala amministrazione. Tuttavia, i ladri in questione hanno la facoltà di rubare proprio perchè mancano gli opportuni controlli. Il Movimento Cinque Stelle ha stilato un documento al riguardo in ben 400 pagine di analisi ed opportuni approfondimenti. Eppure i soldi entrano nelle casse del comune, ma dove vanno a finire? Oramai per il M5S la nostra Città Eterna sarebbe in caduta libera. Roma è attualmente una metropolisporca, piena di buche sulle strade e dai trasporti inefficienti (senza considerare il caso Mafia Capitale che ha scosso gli ultimi anni).

L'opera è stata firmata da Daniele Frongia e Laura Maragnani. Il primo lavora come informatico presso l'Istat ed è consigliere comunale del partito fondato da Grillo e Casaleggio. La seconda è giornalista presso la rivista Panorama. Il libro in questione si intitola "E io pago!" ed è edito da Chiarelettere.

Unlibro che rispecchia la realtà attuale della Capitale

Per creare "E io pago!" gli autori si sono accollati l'impegno di rendere per la prima volta pubblici i raccolti dalla Commissione, che per un paio di anni (se non di più) ha dovuto lavorare sui conti disastrati di Roma Capitale. Tali documenti (e carta canta) dimostrano una realtà ben poco felice. Ossia, i numeri del novello "Sacco di Roma" ad opera di tutto il paese.

Purtroppo, il Campidoglio ha perso una grande quantità di denaro (circa 400 milioni di euro all'anno) a causa dei vari servizi offerti in maniera gratuita ed a causa delle tasse evase da alcuni personaggi che nel libro vengono bene identificati. Nel volume è detto chiaramente che l'acqua per le fontane di Roma costa intorno ai 5 milioni ogni anno.

Così come la maggior parte degli inquilini di case al centro della città, non paga l'affitto da tempi immemorabili. Insomma, un' "Italietta" che, in barba alle leggi, ignora il fisco e la legalità da una parte, dall'altra abbiamo invece un Comune che non riesce a farsi versare le somme dovute.