Roma si trova costretta ad affrontare, ogni giorno, alcuni "nemici", che possonooscurare la bellezza della Capitale d'Italia, la quale deve essere considerata come un vero e proprio museo a cielo aperto. Stiamo parlando di roditori e uccelli, che creano parecchi grattacapi sia per chi vive a Roma, sia per le migliaia di turisti che arrivano in Italia per ammirare i suoi bellissimi monumenti. Roditori e uccelli rappresentano senz'altro dei problemi da risolvere, magari nel più breve tempo possibile.
Allarme topi anche al centro
Un allarme che ormai è ben presente tra i cittadini dell'Urbe è quello legato alla presenza, nelle strade e nelle aiuole, finanche nelle cantine dei condomini, nonché sugli argini del Tevere, di topi di ogni tipo e dimensione.
Il numero di roditori avvistati a Roma, anche nel Centro Storico, è in costante aumento, soprattutto a causa del degrado urbano e dell'immondizia che spesso e volentieri si trova riversata nelle strade. Un allarme, quello dei topi, giustificato e condivisibile, visto che questi animali possono trasmettere pericolose forme virali. Come risolvere questo problema? Non ci sono soluzioni facili da adottare nell'immediato, al di là delle periodiche campagne di derattizzazione; ad ogni modo, il primo passo da fare per i cittadini, ma anche e soprattutto per gli esercizi commerciali, è quello di non lasciare rifiuti per strada. Rifiuti che per i topi (e non solo per loro) possono costituire un lauto banchetto al quale accomodarsi.
A tal proposito, il commissario Tronca ha emesso, nello scorso mese di aprile, una ordinanza ad hoc.
In autunno il pericolo storni
A proposito degli animali che Roma deve e dovrà combattere, è impossibile non rimarcare anche la presenza di numerosissimi gabbiani (che, attratti dall'immondizia, abbandonano le spiagge per andare in città) e, specie in autunno, di storni che, se da un lato, magari regalano uno spettacolo ai turisti per il loro movimento armonico tra le nuvole, dall'altro costituiscono un vero e proprio pericolo pubblico con i loro escrementi, tanto da indurre la popolazione della capitale a uscire con l'ombrello anche in giornate di sole oppure a dover addirittura cambiare strada.
Non di rado si sono verificati anche degli incidenti automobilistici a causa del guanoche, posatosi sul manto stradale, rende l'asfalto scivoloso come una saponetta. Ne sanno qualcosa i tanti centauri che si sono ritrovati (soprattutto in concomitanza della pioggia) per terra, specie sui diversi tratti del Lungotevere e nelle strade pavimentate con i sampietrini.
Anche in questo caso l'intervento degli addetti ai lavori non può certo bastare, considerato che il numero di uccelli che sovrastano in alcuni mesi i cieli di Roma è davvero incalcolabile. Ma quale rimedio preventivo è possibile trovare per allontanare questi storni dalla Capitale?