Non c'è pace per i migranti transitanti del baobab. Mentre i fari di televisioni e opinione pubblica ieri erano concentrati sullo #sgombero del centro sociale #CortoCircuito, tre blindati e uomini di Polizia e Carabinieri si sono presentati ancora una volta in via Cupa.

Secondo il racconto dei volontari che stavano assistendo i migranti, circa una quarantina di persone tra uomini, donne e minori, le forze dell'ordine si sarebbero presentate di buon mattino di fronte al portico della basilica di San Lorenzo dove si stava servendo la colazione. Nel pomeriggio si sono presentati tre blindati intimando a volontari e migranti di evitare ogni tipo di assembramento.

Il racconto

Secondo i volontari l'intento dei militari sarebbe quello di evitare che si ripristini una situazione come quella di via Cupa, dove il Baobab aveva dato assistenza nell'ultimo anno a migliaia di transitanti, diventando un punto di riferimento ed evitando che si disperdessero nella città. Come per le altre volte non sarebbe ancora stata proposta nessuna soluzione alternativa allo sgombero e i migranti sarebbero stati portati in via Patini per l'identificazione, per poi essere lasciati soli nella zona di via di Tor Cervara, con l'invito a ripresentarsi nelle prossime settimane.

"Nel pomeriggio - racconta Roberto Viviani, attivista di Baobab Experience - la polizia è tornata con i blindati e un imperativo categorico: vietato qualsiasi tipo di assembramento, altrimenti qua rivate come a via Cupa.

Per il resto il vuoto assoluto. Nessuna soluzione alternativa da proporre, ma solo la ripetizione tipo mantra che diceva che questi erano gli ordini che avevano".

La nottata

Nel frattempo al Baobab, o quello che ne rimane, è stato cercato di trovare una soluzione per la notte, almeno per i 20 minori presenti, chiamando la sala operativa sociale e alcune parrocchie della zona, ma senza trovare posti nelle strutture istituzionali.

Una volontaria ha ospitato due ragazze con febbre e tonsillite, mentre per tutti gli altri c'è stata la strada, i pasti offerti alla stazione Tiburtina agli homeless da Cavalieri di Malta e parrocchie e una notte sotto un cavalcavia in una coperta o un sacco a pelo comprato con i soldi delle donazioni al Baobab.

"Abbiamo dato loro appuntamento per la colazione stamattina alle 8:30 e così abbiamo fatto - racconta Roberto -.

Vederli dormire tra le pozzanghere scure e gli scuri della strada è stato davvero duro da accettare, ma stamattina ci ringraziamo comunque per il supporto dato loro ieri sera. Tante donne e minorenni sono ancora qui e hanno dormito in strada". Intanto anche i blindati questa mattina erano ancora in piazzale del Verano.