Sbandieratori, artisti equestri, carrozze, oltre 100 cavalli, trampolieri, mangiafuoco e il gran finale con i fuochi d'artificio sparati dalla magnifica Terrazza del Pincio. Sabato 25 febbraio il cuore di Roma ha festeggiato il Carnevale Romano, arrivato quest'anno alla sua IX edizione. Una piazza del Popolo gremita di persone fino all'inverosimile è stata scena di uno spettacolo emozionante. Tema centrale dell'edizione 2017, promossa da Roma Capitale, l'Assessorato allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi, sono state le donne di Roma. Una dedica speciale a Beatrice Cenci nel 440° anniversario della sua nascita.
E poi Artemisia Gentileschi e Cristina di Svezia, protagoniste femminili della storia di Roma e del Carnevale romano.
La grande sfilata equestre
Nelle prime ore del pomeriggio di un sabato a tratti piovoso ha preso il via la grande sfilata equestre in piazza del Popolo, via del Babuino e via del Corso. A presentare l'evento Daniele Coscarella del Teatro dell'Accento di Testaccio. Oltre 100 cavalli sono partiti da Villa Borghese per raggiungere il cuore di Roma e dare il via allo spettacolo. Lungo il percorso anche cortei rinascimentali. Bellissimo lo spettacolo offerto dai butteri laziali di Blera, Cottanello, Marta, Ponzano romano, Riano Flaminio e i bambini in maschera sui pony. Hanno preso parte alla sfilata anche corpi militari in divisa: la fanfara a cavallo del Reggimento Lancieri di Montebello, il IV Reggimento dei Carabinieri a cavallo e la Polizia di Stato.
Nonostante il terribile terremoto che ha duramente colpito parte del Lazio presente anche quest'anno nel Carnevale Romano Il palio del velluto di Leonessa. I volti dei bambini emozionati e i più grandi a scattare tantissime foto.
Il Pincio e i fuochi d'artificio
Dopo il concerto della Fanfara a cavallo del Reggimento Lancieri di Montebello poco prima dell'ora di cena ecco lo spettacolo pirotecnico.
Dalla Terrazza del Pincio di Villa Borghese hanno iniziato ad esplodere i Fuochi d'artificio del Carnevale Romano. Non fuochi qualunque ma basati su ricerche storiche e rievocativi del Carnevale del 1749. Tempi in cui la pirotecnia era una forma d'arte, la quale era una competizione fra grandi artisti e architetti.
"Gli eventi di tradizione come il Carnevale sono fondamentali per una città come Roma: non sono solo un momento di divertimento per i bimbi o di svago per i grandi in questi periodi difficili ma sono un momento di identità collettiva identitaria e accomunante in una città troppo spessa dilaniata dalle differenze in cui improvvisamente ci riscopriamo tutti improvvisamente romani" ha commentato Marco Lepre, ideatore e direttore artistico dell'evento. "Sopratutto sono uno strumento indispensabile di promozione turistica e quindi - ha concluso Lepre - posti di lavoro".