Si chiama "Sotto la sabbia - L'ordito minimo della realtà", il documentario scritto e diretto dal giornalista Fausto Trombetta. Dopo un lungo anno di presentazioni nei festival e in diversi contest internazionali, è finalmente disponibile una versione online di questo film, in cui si racconta il dramma delle patologie oncologiche. In questo lavoro si snocciolano le testimonianze e i numeri di Ostia, dove si osserva un'incidenza forte di malattie tumorali e leucemie infantili, tra le più alte d'Italia. Attraverso la testimonianza di medici, malati oncologici, specialisti, genitori di bambini con leucemia, realtà associative e semplici cittadini, è stato possibile disegnare un quadro generale della situazione del decimo municipio di Roma.

Il Regista: "Ostia è una bomba ecologica"

Mediamente un uomo su due e una donna su tre si ammalano di cancro. In Italia ogni giorno mille persone scoprono di essere malate. In media, un uomo ogni tre e una donna ogni sei muoiono per patologie oncologiche. Secondo il regista Fausto Trombetta, il dato su Ostia è superiore alla media nazionale. Denunciando l'assenza di un registro dei tumori e la presenza di pochi dati, i numeri disponibili sono impressionanti: circa 12 mila ricoveri annui, con il 75% di degenze per tumori maligni. La "World Foundation of Urology" sulla questione si è espressa in maniera inequivocabile dichiarando che sul litorale romano si muore troppo a causa del cancro: tra le donne 29% e tra gli uomini 38%.

I dati dell'ospedale G.B. Grassi, a cominciare dalle cartelle cliniche, lasciano emergere l'aumento di patologie dell'apparato respiratorio. Il Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale registra, in uno studio recente, come l'incidenza di leucemie infantili sia superiore del 30% rispetto alla media nazionale.

Nonostante questi dati allarmanti, il fenomeno non viene affrontato con la dovuta gravità dalle autorità politiche e sanitarie locali.

Sotto accusa aeroporto, elettromagnetismo, eternit e le nuove scogliere

Nel documentario, con maestria ed eleganza, si snodano le testimonianze di tante persone che hanno vissuto in prima persona il dramma della malattia.

Non mancano i tentativi di indicare alcune piste, per identificare le cause possibili. In questo lavoro d'indagine, le idee di Fausto Trombetta sono molto chiare: "Ostia non è la Terra dei fuochi. Qui il mostro è mimetico e tentacolare". Sotto accusa nel documentario: l'inquinamento elettromagnetico; le radiazioni ionizzanti emesse dalle nuove scogliere a mare; la presenza corposa di tetti e coperture in eternit che rilasciano polveri d'amianto; l'uso di diserbanti, pesticidi e concimi chimici nelle campagne; la possibile influenza delle ecomafie.