Grave fatto di sangue in località Valle Martella dove una lite tra zio e nipote degenera e finisce a colpi d'arma da fuoco, a farne le spese è il nipote un trentaduenne romano ferito gravemente e trasportato d'urgenza al Policlinico Umberto primo di Roma, dove tutt'ora è in prognosi riservata.

Lite tra parenti degenera e finisce a colpi d'arma da fuoco

Violento fatto di sangue accaduto nella tarda mattinata odierna a Valle Martella nel comune di Zagarolo, dove stando alle prime ricostruzioni, una lite tra parenti è culminata nel sangue con tanto di colpi di pistola, a sparare è stato lo zio del ferito, un sessantunenne della zona che al culmine del diverbio ha esploso contro il nipote colpi d'arma da fuoco ferendolo gravemente.

Il giovane trentaduenne romano colpito gravemente è stato dopo i primi soccorsi trasportato d'urgenza presso l'Ospedale di Palestrina, dove però vista la gravità delle sue condizioni non si è potuto far altro che disporne l'immediato trasferimento presso il Policlinico Umberto I di Roma, struttura maggiormente attrezzata per soccorrere il giovane .

Si è costituito presso la locale stazione dei Carabinieri l'autore del tentato omicidio

L'autore del cruento gesto, zio del ragazzo ferito, si è costituito presso la locale stazione dei Carabinieri di Colonna ammettendo le proprie responsabilità ed è al momento in stato di fermo con l'accusa di tentato omicidio, le indagini sono state affidate al comando dei Carabinieri di Frascati, sono al vaglio degli inquirenti le cause scatenanti della lite degenerata, si sta indagando su tutti i fronti senza tralasciare nulla ed è stato disposto il sequestro della pistola usata nel tentato omicidio per cercare di fare piena luce sull'accaduto.

Il giovane come detto versa in gravi condizioni presso il Policlinico Umberto I di Roma ed è in prognosi riservata, chiaramente l'auspicio di tutti è che possa vincere questa sua lotta tra la vita e la morte.

Già in mattinata le cronache romane erano state caratterizzate dal rinvenimento di un cadavere all'interno dello Stadio Flaminio di Roma un altro fatto di sangue dunque che si aggiunge alla Cronaca Nera della capitale e che ha come scenario la periferia romana, quest'ultimo episodio e comunque riconducibile all'ambito familiare essendo dovuto sembra a dissapori degenerati, pertanto sembrano da escludere almeno al momento collegamenti con ambienti criminali.