Dialetti che si mischiano, fiumi di persone, vicoli intasati per ammirare le Luci d'artista a Salerno, un evento che ha portato alla ribalta una città di mare che, per uno strano paradosso, e' presa d'assalto più in inverno che in estate. Con il traffico in tilt ma anche l'irresistibile fascino di un lungomare, da sempre vero gioiello della city, Salerno fa il pieno tra festività natalizie e saldi. Indubbiamente la città, rispetto au una decina di anni fa, attira maggiormente l'attenzione ma, nonostante ciò, non mancano polemiche legate all'organizzazione ed al caos che si crea soprattutto nel week end.

Basta poco per mandare in tilt un'intera città.

Numeri da record ma anche notevoli disagi e polemiche

Da qui l'appello, che si ripete da un paio di anni a questa parte, dei residenti di trovare soluzioni idonee a rendere la città vivibile anche durante l'evento Luci d'artista. Il Comune ha tentato di limitare i danni con più corsi della metro e con le navette le fine settimana ma, in molti casi, è stato determinante il buon senso dei cittadini salernitani che ora si aspettano un ulteriore salto di qualità e, magari, qualche euro in più da destinare ad altri servizi e qualche luce spenta in più.

Saracinesche chiuse in alcune strade nonostante le luci

Soprattutto in alcuni quartieri, dove la presenza delle Luci d'artista non incide né in termine di presenze né di affari per gli esercenti che addirittura decidono di restare con le saracinesche abbassate nei week end.

I numeri, senza fare cifre fantasmagoriche, sono di tutto rispetto, ma occhio a non badare soltanto all'apparenza e a non trascurare aspetti importanti come la pulizia ed il decoro, senza tralasciare nemmeno problematiche strutturali e di sicurezza. E, soprattutto, senza rinnegare, o tentare di mutare, le sacre tradizioni cittadine.

Le luci d'artista resteranno accese fino alla penultima settimana di gennaio (il grande albero di piazza Portanova dovrebbe essere rimosso lunedì prossimo) ma non è da escludere che, almeno per la villa comunale, l'Amministrazione decida di prorogare di un'ulteriore settimana l'evento, come è accaduto l'anno scorso, quando le luci si spensero soltanto a metà febbraio per la registrazione del film "Babbo Natale non viene del Nord" di Maurizio Casagrande.