Il tatuaggio,dal polinesiano "tatau", è stata una pratica decorativa del corpo assai diffusain moltissime culture. Tra le civiltà in cui si affermò ci fu l'egiziana, maanche nella Roma imperiale. Plinio testimonia che gli schiavi romani venivanomarchiati con le iniziali del padrone o, se sorpresi a rubare, a fuoco sullafronte. Solo più tardi, l'imperatore Costantino vietò il tatuaggio convertitosial cristianesimo, benché anche i cristiani si tatuavano con simboli religiosiper evidenziare l'appartenenza spirituale.

Mentre nell'ebraismo sono permessi solo tatuaggi che non siano indelebili.

Comedel resto accade nell'islamismo.Tutt'al più sono permessi dal Corano tatuaggi fatti con l'henna, un pigmentoorganico di color rosso-amaranto, ricavato dalla pianta della "Lawsoniainermis", "henna" inlingua araba.

Nella tradizione indiana sono le donne a tatuarsi con l'henna,mani e piedi; molte spose vengono interamente tatuate per la loro prima nottedi nozze. Infatti la sera antecedente le nozze è denominata "Lelet alHenna" (la notte dell'henna). Il tatuaggio lo proibì definitivamente papa Adriano I (787) durante ilConcilio di Nicea e poi riconfermato da ulteriori bolle papali. La ricomparsadel tatuaggio si ha intorno alla secondametà del XIX sec. Studiosi, come Cesare Lombroso, correlavano erroneamente iltatuaggio con l'innata immoralità del criminale.

Alla fine degli anni '70 del '900, si segnalò unaripresa della pratica che da allora ad oggi ha avuto una crescente diffusione.La tecnica del tatuaggio consiste nell'incidere la pelle ritardandone lacicatrizzazione con sostanze particolari o nell'introdurre per mezzo di un ago sostanzecoloranti nel derma. Solitamente si usa un apparecchio elettrico a cui sonofissati degli aghi in numero diverso a seconda dell'effetto desiderato.

Coltempo il tatuaggio perde intensità nel colore e ciò può indurre alla rimozione.

Una delle cause che maggiormente determina la sua rimozione è dovuta a motivilavorativi. Ad esempio, le nuove direttive imposte dall'esercito italiano vietano categoricamente i tatuaggi. Inoltre, ilConsiglio regionale del Friuli ha approvato la legge Lupieri in commissionesanità che regolamenta il settore.

Proibito anche il piercing. E, quanto maiopportuno, è stato dato l'addio all'attività "fai da te". Si dovrà superare uncorso. I pericoli derivanti da attrezzi contaminatiche, introducendosi nella epidermide, possono trasmettere virus: l'epatite C, Bo addirittura l'Hiv o batteri comelo stafilococco.

Per la rimozione, i laser utilizzati fino a poco tempofa si sono rivelati sempre inutili, quando non dannosi per aver provocatoustioni o lasciato cicatrici marcate. L'introduzione del laser Q-switched ha rivoluzionato tali tecniche. Il raggio laserdistrugge il colore riducendolo a goccioline che col tempo il corpo eliminerà.Tecniche che se applicate da esperti otterranno buoni risultati, eccetto su colorichiari e su quei tatoo moltoprofondi da richiedere diverse sedute con l'incognita di una non totalerimozione dai tessuti.

In tal caso, èapplicata la dermoabrasione, ossia un metodo molto aggressivo che raschia viala pelle da 1 a 2 mm. di spessore se il colore è penetrato troppo in profondità.

Ad ogni modo, se il tatuaggio è di medie dimensioni è eliminabile in duesedute. Per chi volesse decidere di tatuarsi, è indispensabile recarsi incentri specializzati che garantiscono assolute norme igieniche, optare per ilmonocolore, evitare tonalità chiare difficili da eliminare. Tuttavia è consigliabileeseguire un test appropriato prima di sottoporsi al tatuaggio. Non sonoinfrequenti rischi di shock anafilattico nei soggettiipersensibili quanto di rigetto dell'inchiostro, con conseguente danneggiamentoestetico permanente della zona interessata. Sarà bene ricordare che peresprimere il proprio pensiero ci sono altre forme meno pericolose.