Quando parliamo di disordini cranio-mandibolari ci riferiamoad un gruppo di disturbi molto eterogeneo, sia per le cause, ma soprattutto peri sintomi con cui si manifestano. I sintomi più frequentemente riscontrati,quelli che, indirizzano lo specialista verso la diagnosi sono il doloremandibolare, i rumori articolari e la difficoltà nell’eseguire i movimenti diapertura e chiusura della bocca.

Spesso, però, a questi sintomi si associanoanche problemi all’apparato uditivo, dall’abbassamento dell’udito allevertigini (tutto gira intorno), mal di testa (cefalea muscolo-tensiva) e dolorecervicale.

Ci si rende facilmente conto che arrivare ad una diagnosi corretta,ma soprattutto riuscire a indirizzare il paziente verso un piano terapeuticocorretto è molto complesso. Proprio per questo motivo sono molti glispecialisti che partecipano al progetto terapeutico del paziente, ognuno con lesue competenze.

Dall’odontoiatra, che si incarica della diagnosi,all’ortopedico e al fisiatra, dall’otorino al chirurgo maxillo-facciale, finoad arrivare al fisioterapista. La fisioterapia temporo-mandibolare è una brancapurtroppo ancora poco conosciuta, ma in grande evoluzione. Sono molti gli studiche concordano sul valore della fisioterapia per i pazienti affetti da questotipo di patologia, in particolare concordano sul valore della fisioterapia perquanto riguarda il trattamento di articolazioni e muscoli.

Il fisioterapista èuno specialista nel rilassamento muscolare. Gli strumenti di cui si può serviresono molti: il primo è sicuramente il massaggio. Le tecniche utilizzate sarannodiverse,eseguite inizialmente con maggiore delicatezza, per poi aumentare diintensità con il passare delle sedute e compatibilmente con la diminuzionedella sensazione di dolore.

Si inizierà con la tecnica dello “sfioramento”, unavera e propria “carezza” prima molto superficiale, poi leggermente piùprofonda. In seguito verranno effettuate dei movimenti rotatori più profondilungo tutto il muscolo, questa è una tecnica fondamentale dalla quale non sipuò prescindere in qualsiasi seduta.

Queste due tecniche di base, risultanoessere le più utilizzate e il punto di partenza necessario per ogni trattamentodei muscoli della masticazione.

Il massaggio, però, non viene utilizzato dalterapista solo a livello mandibolare, ma risulta utilissimo per trattare lacolonna cervicale. La connessione tra queste due strutture è incredibile esolitamente un problema della temporo-mandibolare sinistra, ad esempio, haripercussioni innanzitutto sulla parte sinistra della colonna e poi lungo tuttala metà del corpo di sinistra.

Il massaggio classico è un toccasana per ilpaziente, che finalmente riuscirà a ritrovare dei movimenti del collo che datempo aveva perso. Il massaggio, in questi particolari casi, non deve esseremai eccessivo, mai troppo veloce e mai troppo vigoroso. Al contrario moltolento, rilassante, deve riuscire a dare alla pelle un tepore gradevole.

Ilmassaggio è spesso una terapia non solo per il fisico, ma anche per la mente.È un momento da godersi in pieno, di evasione completa dalle realtà. Se nonviene inteso così, non si otterranno mai i risultati sperati.