E' stata progettata e realizzata la prima sigaretta elettronica made in Italy da una azienda di Moncalieri, leader nel settore dell'ingegneristica, ma già si parla di possibile divieto del suo uso in locali pubblici.

Molti esperti di Salute hanno forti perplessità circa la loro sicurezza, soprattutto perché non si sa bene quali ingredienti chimici vengano utilizzati per la loro fabbricazione.

E' importante precisare che un altro aspetto che ha suscitato polemiche è la reale quantità di nicotina contenuta nelle sigarette elettroniche: non si sa se è pari a quella delle sigarette tradizionali, uguale a quella delle sigarette light oppure è totalmente assente.

E' ovvio che per evitare danni collaterali meno nicotina contengono, meglio è per la salute dei fumatori.

Veniamo alle caratteristiche dell'e-cig italiana: sono state apportate molte migliorie dell'elettronica grazie ad un microchip che contiene tutte le informazioni necessarie per un funzionamento ottimale.

E' più grande delle sigarette elettroniche concorrenti, avendo le dimensioni di un sigaro e da sottolineare che ha un involucro in alluminio.

Le batterie di cui è dotata sono più potenti e ne migliorano le performances, inoltre, anche quando stanno per scaricarsi mantengono la stessa "potenza".

Anche sul piano della sicurezza le sigarette elettroniche made in Italy sarebbero migliori rispetto a quelle straniere, in quanto è stato superato il problema dell'eccessivo riscaldamento.

Il prezzo sarà di 140 euro, più costose di quelle attualmente in circolazione.

Entro la fine dell'anno saranno prodotte in Italia le sigarette elettroniche in un modello da passeggio di dimensioni più contenute.