Tutti in Italia conoscono il caso della piccola Sofia, la bambina di Firenze affetta da Sma1. Il suo caso è diventato famoso grazie al programma Le Iene di Italia 1, attraverso l'azione mediatica del programma e Giulio Golia si è infatti cercato di aiutare i bambini malati di questa e di molte altre malattie degenerative per le quali purtroppo non esiste ancora oggi una cura.
Attraverso il caso di Sofia i cittadini italiani hanno scoperto il mondo delle cellule staminali, in modo particolare del metodo Stamina portato avanti da Davide Vannoni e dal suo team. Purtroppo oggi dobbiamo dare la notizia del decesso di un'altra piccola Sofia di cui sempre le Iene si erano occupate, Sofia Maria Pirisi.
Facciamo un passo indietro per cercare di comprendere che cosa è successo in tutti questi mesi. Le cellule staminali del metodo Stamina venivano utilizzate sui bambini affetti da Sma1 e da altre simili malattie già da un po' di tempo, peccato però che ad un certo punto il metodo Stamina sia stato considerato pericoloso. Le cure compassionevoli sono state bloccate e molte famiglie si sono trovate nella disperazione. Hanno fatto ricorso al giudice del lavoro delle loro città, giudice del lavoro che ha concesso per fortuna ai bambini di continuare le cure.
Non tutti i bambini però hanno avuto questa fortuna, per mesi a Sofia le cure sono state negate. Poi sembrava che qualcosa si fosse finalmente smosso, sembrava che ci potessero essere delle possibilità anche per Sofia che infatti aveva fatto le prime iniezioni di cellule staminali ed aveva iniziato a stare meglio. La burocrazia italiana però non si è fermata, ha messo molte altre volte i bastoni tra le ruote alla famiglia di Sofia e alle altre famiglie.
La piccola Sofia di Firenze invece per adesso sta bene. Ha avuto modo di continuare le cure ed ha iniziato a muovere i piedi e le mani.