Cos'è una crisi interiore e com'è possibile superarla? A questa domanda risponde Rudiger Dalhke, medico terapeuta del Centro Terapeutico di Johanniskirchen, da lui fondato. Comune è il giudizio sulla Salute, ritenuta da tutti il nostro bene più grande. Pochi però si soffermano a pensare al significato delle malattie e a un loro eventuale fine.
Per Dalhke non esistono tante malattie che si possono curare, ma soltanto una, che si manifesta in svariate forme e che accompagna l'uomo per tutta la vita. Lo studioso spiega che l'errore fondamentale della scienza medica attuale è quello di non considerare l'uomo nella sua totalità dunque, in conformità a ciò, evidenzia la necessità di interpretare diversamente la malattia in termini "psicologici e metafisici".
Altrettanto importante è la necessità del concetto di "crisi": Dalhke spiega che questa non dovrebbe essere considerata essenzialmente in senso negativo. Il termine greco crisis significa anche separazione, conflitto, divisione. Mentre nella lingua cinese l'ideogramma della parola crisi è identico a quello di pericolo e occasione. Essa potrebbe rappresentare il punto di svolta per un miglioramento. Lo scopo delle ricerche di Rudiger Dahlke è rendere capace l'uomo di cogliere, appunto, da un momento di crisi interiore quell'occasione per poter risolvere i conflitti più profondi dell'essere.
Passando in rassegna le varie fasi della nostra vita, quali nascita, pubertà, distacco dai genitori, matrimonio, invecchiamento, morte, il terapeuta ha il compito secondo Dahlke di indurre il paziente alla presa di coscienza delle proprie crisi, al fine di integrarle e metabolizzarle.
Concluso tale cammino, l'individuo sarà pronto a vivere in maniera consapevole ogni età della vita, senza subire traumi particolari ed evidenti. Solo vivendo in modo positivo i momenti di passaggio potremo favorire la crescita interiore. Seguendo un giusto percorso evolutivo si eviteranno di conseguenza squilibri e malattie.
Se la medicina alternativa darà risposte positive a quanti le daranno fiducia, potremo sicuramente affermare che la ricerca in questo campo è in continuo sviluppo. E' proprio la consapevolezza che la nostra mente sia un luogo ameno, pieno di risorse e di spazi segreti, che ci spinge continuamente alla curiosità di andarla a esplorare nella sua vastità per capire quali mezzi essa sia in grado di offrirci.