Le novità in materia di sigarette elettroniche dovrebberodare una risposta a chi (giustamente) si chiede ancora se facciano male omeno. Il decreto Istruzione ha subito alcune correzioni nella parte dei divieti sulle sigarette elettroniche: ora, infatti, si può "svapare" nei luoghi pubblici.

L'emendamento al decreto del presidente dellacommissione Cultura della Camera, Giancarlo Galan (Pdl), ora convertito inlegge, ha cancellato il divieto di utilizzo della sigaretta elettronica neiluoghi pubblici. A giugno 2013, con il decreto Iva-Lavoro, infatti, aveva postolimiti rigidi alle "svapate" delle sigarette elettroniche.

Sì allee-cig, quindi, nei luoghi pubblici. Originariamente il decretointendeva equiparare le sigarette elettroniche a quelle tradizionali imponendogli stessi divieti che sono imposti alla classica "bionda".

Difatto, è stata tagliata una parte del decreto: l'emendamento "4.25",approvato in Parlamento il 23 ottobre scorso, elimina l'ultima parte del comma10-bis dell'articolo 51 della legge Sirchia (introdotto appunto con il dlIva-Lavoro), con la quale si applicavano alle sigarette elettroniche le norme"in materia di tutela della Salute dei non fumatori" previste per itabacchi.

Cancellando proprio l'ultima parte diventa possibile fumare le sigarette elettroniche dove permane ildivieto per le sigarette tradizionali, e cioè in uffici, ristoranti, cinema, mezzipubblici e bar.

Il divieto delle e-cig rimane invece negli istituti scolastici(come previsto dallo stesso decreto Istruzione) per la tutela della salutedegli studenti.

Così il presidente della commissione Cultura della Camera, Giancarlo Galan, haspiegato all'ANSA i motivi dell'emendamento "4.25" che di fatto dà più liberà ai fumatori di sigaretteelettroniche: "Ho recepito l'appello proveniente da una nuova filieraproduttiva, per altro in forte espansione, massacrata da tassazione e dapesanti divieti di utilizzo e pubblicità a causa di un intervento normativoimprovviso e forse poco approfondito".

Ilmotivo del divieto totale, invece, previsto dal decreto iniziale sta proprio nellaprincipale caratteristica della sigaretta elettronica: quella di contenere unparticolare vapore acqueo (sostanza oggetto di polemiche e ancora di studi sulla sua composizione e, di conseguenza, degli effetti sull'organismo) al posto del tabacco.

Sullaquestione è però intervenuto proprio pochi giorni fa l'oncologo UmbertoVeronesi a difesa delle sigarette elettroniche e affermando che per i fumatoriche passano alle e-cig i vantaggi risultano enormi. In qualche caso, anzi,salverebbero la vita.