Tra le malattie più diffuse legate all'avanzamento dell'età troviamo le perdite d'udito e l'ipoacusia. Con la diffusione di strumenti auditivi come lettori mp3, impianti hi-fi e amplificatori audio di qualsiasi genere, l'orecchio è sottoposto continuamente a sollecitazioni dannose che causano deficit auditivi, anche tra i giovani.

D'ora in poi basta con gli apparecchi acustici. Le onde sonore misurate in decibell, se troppo elevate possono causare la distruzione di cellule ciliate. Le cellule ciliate sono all'incirca 16.000 all'interno di ogni coclea e sono dei trasduttori di onde meccaniche che inviano segnali elettrici al cervello.

Precedenti studi condotti dal team del dott. Albert Edge, dimostrarono che il ripristino delle cellule ciliate e il recupero della facoltà uditiva era dovuto all'inibizione del recettore Notch. Arriva dall'America un nuvo progetto contro le patologie dell'apparato uditivo.

Oggi la collaborazione tra Harvard University e Eye and Ear del Massachussets, ha portato avanti uno studio sull'utilizzo delle cellule staminali per la riproduzione delle cellule ciliate su dei topi. I risultati ottenuti da questo nuovo gruppo di ricerca ha individuato la proteina "Lgr5" quale responsabile della formazione delle nuove cellule. Risultati straordinari sullo studio delle cellule staminali arrivano anche dal Gladstone Institute in California. Recentemente hanno scoperto come sia possibile utilizzare cellule staminali dell'epidermide umana per differenziarle e rigenerare quelle epiteliali.