Sembra trascorsa un'eternità da quando il colera, la peste, la lebbra e altre epidemie, diffondendosi nel mondo intero hanno seminato lacrime e disperazione. Siamo giunti nel nuovo millennio che, con l'avvento di scoperte scientifiche e mediche, è riuscito a offrire all'umanità un tenore di vita migliore e strumenti per contrastare elementi di rischio. Per tale motivo ci si interroga sul perché in paesi geograficamente non tanto lontani dal nostro, il millennio è come se fosse rimasto fermo e stazionario a quelle che erano le condizioni di secoli fa.

Dal 1976 è in circolo il Virus Ebola, ma soltanto lungo il corso degli anni si è individuato il vero ceppo e tutte le conseguenze ad esso annesse. Nonostante gli studi e le sperimentazioni siano andati avanti, ad oggi il virus registra ancora numerosi casi, circa 100 al giorno, molti dei quali riguardano Sierra leone che ha superato negli ultimi tempi la Liberia. Domenica 23 Novembre si è appresa la notizia del contagio di un medico italiano che opera a Sierra Leone per conto dell'associazione Emergency.

Il Ministro Lorenzin e anche l'equipe medica dell'Istituto Spallanzani, di Roma, rassicurano sia l'opinione pubblica sia i parenti del paziente, dichiarando, infatti, che le condizioni sono buone, la febbre si mantiene sui 38° ma il paziente è vigile, autonomo e respira regolarmente.

Le condizioni invece restano allarmanti per quanto riguarda Sierra Leone, dove il focolaio è attivo; Gino Strada, fondatore di Emergency, sottolinea, che - tutti sono preoccupati di evitare che l'Ebola giunga da noi, tuttavia, non si comprende che se non si blocca in Africa, l'Ebola diventerà come l'Aids-. Occorrono, dunque, molti aiuti dall'Occidente sia economici e sia di risorse umane.

È necessario dunque, stanziare più fondi possibili e non attendere che il fenomeno si aggravi maggiormente. Il virus Ebola come l'Aids è un problema mondiale da affrontare prima che sia troppo tardi anche perché già si è perso tanto tempo e non possiamo permetterci di renderci responsabili della morte di altre vite.